Seconda vittoria consecutiva per la Roma di Mourinho, che dopo aver espugnato San Siro ottiene altri 3 punti in casa contro un buon Lecce. Il match è subito a tinte giallorosse: i padroni di casa trovano il vantaggio al 6′ con Smalling e giostrano i primi minuti di partita con grande maestria. Il ritmo si spezza al 20′ quando l’arbitro interpella il Var per un brutto fallo di Hjulmand su Belotti che vale l’espulsione diretta. Rimasti in 10, gli ospiti si riorganizzano e trovano la rete del pareggio al 39′ con Strefezza. Nella ripresa, Dybala sentenzia il Lecce su rigore, ma dopo 2 minuti viene sostituito a causa di un problema muscolare. I ritmi rallentano ma la Roma prova fino alla fine a chiudere il match, scontrandosi con il muro eretto da Falcone. Roma-Lecce termina 2-1 in un Olimpico che supera le oltre 64mila presenze.
????️ Oggi in 64.018 ????❤️
Prossimo appuntamento in casa: Roma-Napoli ????????#ASRoma
— AS Roma (@OfficialASRoma) October 9, 2022
Roma-Lecce, Mourinho: “C’era stanchezza fisica e mentale”
Vittoria e tre punti per la Roma di Mourinho, ora in apprensione per Dybala. L’argentino è uscito dolorante poco dopo aver segnato il gol decisivo, e dalle prime impressioni non promette bene. Anche lo stesso Mourinho, ai microfoni di Dazn, ha mostrato molta preoccupazione. “Come sta? Dico male per non dire molto male. Ho parlato col dottore, per la mia esperienza la situazione è difficile“. C’è il rischio di rivederlo nel 2023?
“Non sono un dottore e non ho parlato con uno di loro, ma per come ho parlato Paulo… Difficile”.
La Roma avrebbe potuto chiudere la gara, ma nonostante la superiorità numerica ha faticato nella gestione e nella pericolosità sotto porta. “Io non ricordo tante partite 11 contro 10 finite velocemente. C’era stanchezza, sia fisica che mentale. Il giovedì e la domenica e dura. Quando vedo Udinese e Atalanta, capisco che non giocano a metà settimana. Siamo entrati molto bene, con intensità e ambizione. Dopo è stato più difficile perché abbiamo gestito male: quando sei stanco, invece di giocare semplice complichi le cose. Quando la palla arriva a agli attaccanti, solo Belotti ha vinto qualche contrasto. Loro sono una squadra che ha aspettato il finale per rischiare. Abbiamo avuto le occasioni per il 3-1, ma può succedere che nel finale arriva il pareggio che sarebbe stato un disastro. Oggi non abbiamo giocato bene e abbiamo vinto, con l’Atalanta abbiamo giocato meglio e abbiamo perso. Dobbiamo gestire meglio la stanchezza. I gol poi arriveranno, sia da Abraham che da Belotti. Mi preoccupa più la poca gestione della partita, al di là della stanchezza che è un dato di fatto. Con l’uscita di Veretout e Mkhitaryan, era Wijnaldum il giocatore che doveva gestire meglio la palla e ora ci manca”.
Baroni: “Espulsione eccessiva”
L’analisi di Baroni in conferenza: “Abbiamo preso subito gol, sapevamo che potevamo soffrire la loro struttura sulle palle inattive. L’espulsione per me è stata eccessiva e ha un po’ compromesso la gara. Non è stato facile, ma la squadra è rimasta compatta e ha cercato di coprire gli spazi e ripartire. la prestazione è stata molto buona, peccato per il risultato. Mi sarebbe piaciuto vedere una partita dove non eravamo in 10 dopo poco tempo“.
Solo complimenti per i suoi ragazzi in una partita così difficile. “A loro ho detto subito che il calcio non ha età e che ci vuole coraggio. Più è difficile la partita e più dobbiamo chiedere a noi stessi. Il gruppo ha molta disponibilità e si vede sul campo. Dobbiamo crescere e ci servono partite come questa“.