La risoluzione anti-Putin approvata dal Parlamento europeo è la dimostrazione che l’Europa continuerà a dare sostegno militare all’Ucraina nella guerra contro la Russia: saranno inviate altre armi, ma Mosca avverte l’Occidente di non mandare all’esercito di Kiev armi a lungo raggio per non superare il limite.

Armi all’Ucraina, la posizione della Russia: “Abbiamo segnato un limite da non superare”

L’esplosione del ponte Kerch, quello che collega Crimea e Russia, potrebbe essere un punto di non ritorno nella guerra tra Russia e Ucraina, con gli scontri che si faranno sempre più cruenti. Kiev riceverà nuove armi dall’Europa e dall’Occidente e, proprio riguardo questo punto, Mosca avverte i sostenitori della causa ucraina di non fornire all’Ucraina armi più potenti o a lungo raggio. C’è un limite che non si può superare, come spiega il direttore del secondo dipartimento per la Csi presso il ministero degli Esteri russo Aleksei Polishchuk:

“Per quanto riguarda le cosiddette linee rosse, le abbiamo già delineate. Si tratta, in  primis, della fornitura di armi a lungo raggio o più potenti a Kiev”

Superare quella linea rossa porterebbe a gravi conseguenze come si legge tra le righe dalle dichiarazioni del politico russo: conseguenze che potrebbero riguardare anche l’utilizzo di armi nucleari da parte del Cremlino, ipotesi che in questi giorni si è fatta sempre più presente nei discorsi dei politici e anche di Papa Francesco.

Regalo di compleanno speciale per Putin dalla Slovacchia. Trump chiede inizio dei negoziati

Mentre la Russia avverte l’Occidente su quali armi inviare all’Ucraina, la Slovacchia non si dimentica del compleanno di Vladimir Putin: per celebrare il 70imo compleanno del presidente russo, Bratislava gli ha regalato due cannoni semoventi Zuzana-2. Un gesto particolare visto che a giugno aveva firmato un accordo con l’Ucraina per la fornitura di otto cannoni della stessa tipologia per contrastare l’aggressione russa.

Dagli Stati Uniti Donald Trump invoca l’inizio del negoziati per trovare un accordo di pace, vista la continua escalation di violenza. L’ex presidente USA ha il timore che – se non si trova una soluzione di pace – c’è il rischio di una Terza Guerra Mondiale, come spiega al comizio elettorale a Minden, in Nevada:

“Ora abbiamo una guerra tra Russia e Ucraina con potenzialmente  centinaia di migliaia di morti. Dobbiamo iniziare immediatamente a  negoziare per una fine pacifica della guerra in Ucraina o finiremo  nella terza guerra mondiale, e non rimarrà più niente del nostro pianeta”