Ricorre oggi la 72° Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro promossa dall’associazione Anmil Onlus (Associazione fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) a cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha garantito il patronato, ha rivolto un messaggio indirizzato al presidente Forni.

Previste manifestazioni in piazza in tutta Italia, la principale in provincia di Pordenone.

Giornata Vittime sul lavoro, Mattarella: “Diritto che non va sacrificato con la vita”

Solo qualche settimana fa l’Inail pubblicava i dati sulle “morti bianche” dove i numeri evidenziavano la persistenza di una piaga lontana dall’essere debellata. Il presidente Sergio Mattarella ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime sul lavoro in una lettera che celebra e commemora la Giornata nazionale a loro dedicata.

I numeri delle vittime degli incidenti sul lavoro, nonostante i provvedimenti normativi per prevenirli a monte, sono allarmanti e drammatici. Raccontano storie di vite spezzate, di famiglie distrutte, di persone gravemente ferite, di uomini e donne che invocano giustizia. Persone che si appellano alle istituzioni, ai datori di lavoro, alla coscienza di chiunque sia nelle condizioni di rendere i luoghi di lavoro posti sicuri, in cui sia rispettata la dignità della persona.

Le tecnologie hanno cambiato gli ambienti e i luoghi di lavoro ma non sono state in grado di aiutare a favorire atteggiamenti e strumenti di prevenzione. Per il Capo della Stato “lavorare non può significare porre a rischio la propria vita” e mai come in questa giornata è l’occasione migliorare per richiamare l’attenzione su un fenomeno inaccettabile in un Paese moderno che pone il lavoro come fondamento della propria democrazia:

Lo sviluppo di nuove tecnologie ha mutato radicalmente la natura e la stessa dimensione spazio-temporale dei luoghi di lavoro. Purtroppo, questa fase non è stata accompagnata da una crescita proporzionata delle iniziative verso la prevenzione. Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita. Ecco perché la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro è occasione preziosa per richiamare l’attenzione su un fenomeno inaccettabile in un Paese moderno che ha posto il lavoro a fondamento della vita democratica.

Quindi:

L’affermazione dei diritti sui luoghi di lavoro, primo quello alla vita, oltre che essere un termometro della vita civile, è un generatore di valore per la società, per i lavoratori, per le imprese. Con questi sentimenti esprimo il mio apprezzamento all’ANMIL per l’impegno con cui assiste e sostiene i lavoratori e i loro familiari, e formulo gli auguri per la piena riuscita delle manifestazioni in programma sul territorio nazionale.

La nota dell’Anmil

Sui propri canali ufficiali l’Anmil ha condiviso il messaggio in una nota:

Oggi, come ieri, è inaccettabile morire sul lavoro. Purtroppo dai numeri che emergono dagli Open Data Inail sembra che nulla cambi nonostante la tecnologia, la consapevolezza e le norme stringenti. Il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione, che dovrebbe invece rappresentare una priorità e questa manifestazione sarà l’occasione per sensibilizzare sul tema le forze politiche appena elette a governare il Paese, stimolando riflessioni e assunzioni di un impegno per il futuro

Nota siglata da Zoello Forni, presidente Anmil