Non è più tempo di Vincenzo Nibali. Il ciclismo italiano deve dire addio alla carriera da ciclista dello Squalo dello Stretto. Il Giro di Lombardia 2022 vinto da Tadej Pogacar è stata l’ultima corsa da corridore per Nibali che ha annunciato il ritiro. Il siciliano ha chiuso in 24esima posizione, perdendo contatto nel finale ma godendosi ogni chilometro di gara. Queste le sue parole al termine della corsa:
Ho avuto modo di metabolizzare e scaricare le emozioni durante l’anno. Sono arrivato al Lombardia e sono contento al di là del risultato che è arrivato. Questa gara per vincerla devi essere al top: lo sono stato qualche anno fa e ho vinto e ottenuto piazzamenti, ora mi sono goduto pubblico e percorso. Una gara veramente velocissima. Corsa dall’inizio alla fine a ritmo molto alto. Mi sono goduto corsa e pubblico, volevo ringraziarlo per l’affetto che mi hanno sempre dimostrato. Le gambe sono arrivate dove potevano: sul Civiglio, una salita tremenda, la conosco perfettamente, ma se non sei perfetto, paghi. Ho vissuto un momento fantastico al Giro. Sono riuscito ad arrivare ai piedi del podio ed è stato molto emozionante. Oggi è stata una ripetizione di quello. A Bergamo ho trovato un grande affetto di pubblico, così come a Como. Ho visto ragazzini che piangevano e mi dispiaceva, avrei voluto abbracciarli.
Poi, sulla vittoria di Pogacar:
Pogacar fa qualcosa di eccezionale: ha una dote incredibile. Mai visto un ragazzo della sua età fare una cosa del genere. Al di là che non ha vinto il Tour, in cui comunque è arrivato secondo, ha vissuto una stagione a tutta dall’inizio alla fine. Anche quando non è super nella condizione, ha una volata che gli permette di risolvere la situazione.
Giro di Lombardia, si ritira anche Valverde
Purtroppo, il ciclismo deve fare i conti anche con il ritiro di Don Alejandro Valverde. Lo spagnolo – 42 anni sulla carta d’identità – ha deciso di dire basta assieme allo stesso Nibali:
Mi sento felice. È la fine del sogno. Sono stati 10 giorni incredibilmente belli in Italia. E sono stato felice di aver lavorato per Mas qui oggi. Doveva stare con Pogacar al Civiglio e così ha fatto. Io dovevo controllare qui avversari e sono riuscito ad arrivare sesto. La mia forma fisica ora che smetterò di correre non è peggiore di cinque o 10 anni fa. È la stessa, con rivali diversi e io sono sempre stato lì a farli soffrire. La mia carriera non è stata sempre bella, lo sanno tutti, ma oggi finisco con la gioia nel cuore e questa per me, è la cosa più importante.