Ganna ha fatto una cosa eccezionale ha battuto anche il record che sembrava imbattibile di Boardman. Per andare più veloce bisogna saper spingere rapporti duri per un’ora. Ganna ha pedalato con il 65×14, io quando ho stabilito il secondo record avevo 57×15, ero lontano anni luce”. Lo ha detto all’AGI Francesco Moser, commentando lo straordinario record del mondo dell’ora di 56,792 chilometri stabilito questa sera da Filippo Ganna al Tissot Velodrome Suisse di Grenchen.

Moser, ciclista trentino che nel 1977 si laureò campione del mondo nella corsa in linea, tra il 19 ed il 23 gennaio del 1984 a Città del Messico migliorò due volte il primato mondiale portandolo prima a 50,808 chilometri e poi a 51,151 ma non vennero considerati record dell’Uci, l’Unione ciclistica internazionale perché le biciclette erano considerate troppo tecnologiche.

Record dell’ora. La polemica con l’Uci

Moser usò per  la prima volte ruote lenticolari. “Adesso voglio vedere cosa farà l’Uci – dice Moser –. I nostri record vennero cancellati perché avevano ritenuto che fossero realizzati con biciclette troppo tecnologiche. Ora questa cosa non ha più ragione di esistere”.

L’Uci considerò i record fino al 1972 e poi dal 2000. Tra il 1984 ed il 1996 i record mondiali vennero inseriti in una lista chiamata ‘miglior prestazione umana sull’ora’ e comprendono, oltre a quelli di Moser, anche quelli dei britannici Graeme Obree (52,713 km) e Chris Boardman (56,375 km), dello spagnolo Miguel Indurain (53,040 km) e dello svizzero Tony Rominger