La distruzione del ponte che collega la Crimea alla Russia è stato un duro colpo per le truppe di Mosca: Kiev afferma che siano stati i russi a far saltare il ponte, mentre dal Cremlino fanno sapere che parte del tratto è stato ripristinato ed è già ripreso il traffico ferroviario. Le Poste ucraine, intanto, stamperanno dei francobolli commemorativi dell’attentato di oggi.
Ponte Crimea, le Poste ucraine e i francobolli commemorativi: “Giornata meravigliosa”
L’esplosione del Ponte della Crimea è stata una bellissima notizia per il popolo ucraino, come si evince dal tweet dell’amministratore delegato delle Poste nazionali Igor Smelyansky dove, inoltre, annuncia la stampa di una serie di francobolli commemorativi:
“Non vi auguro una buona giornata, perché è già meravigliosa. Il ponte di Kerch è finito”
Il disegno presente sui francobolli rappresenta due figure che ricordano molto Leonardo Di Caprio e Kate Winslet nella loro posa diventata iconica nel film Titanic, mentre alle spalle della coppia c’è un paesaggio che ricorda molto un’esplosione.
Per Kiev sono stati i russi a far saltare il ponte, per Mosca l’Ucraina è la responsabile
Non si sa chi c’è dietro l’esplosione del Ponte che collega la Russia con la Crimea: secondo Mosca è opera dei servizi segreti ucraini, una possibilità condivisa anche da un funzionario del governo ucraino che ha contattato il Washington Post. Secondo questo politico sono stati i servizi speciali di Kiev a far saltare il ponte e, ora, cercano di incolpare il Cremlino dell’accaduto. Da Mosca intanto fanno sapere che parte del tratto è stato ripristinato e che è ripreso anche il traffico ferroviario: secondo la compagnia Grand Service Express – quella che gestisce i servizi tra la Crimea e la Russia – due treni hanno lasciato la penisola per Mosca e San Pietroburgo attraversando il ponte in questione.
Da Kiev, invece, fanno sapere che si tratta di un piano architettato dai russi, come spiega consigliere del capo dell’ufficio del presidente Mikhail Podolyak:
“L’esplosione è la dimostrazione del conflitto tra le forze di sicurezza russe e il Ministero della Difesa/Stato maggiore della Federazione Russa. Naturalmente, stiamo assistendo all’inizio di processi negativi su larga scala in Russia. Sono iniziati potenti conflitti tra i servizi speciali russi, tutti cercano i responsabili delle sconfitte militari, vogliono riformare la cerchia ristretta di Putin e assumere altre posizioni. O arrestare certi generali. Ora, in questo clamoroso incidente, vediamo l’aggravarsi del conflitto tra i militari e le forze dell’ordine della Russia e la sua uscita dal controllo del Cremlino”