Obesità e diabete sono tra le prime cause di Malattia Renale Cronica: durante il 63esimo congresso della Società Italiana di Nefrologia a Rimini è stato analizzato che l’eccesso di peso corporeo può portare ad un sovraccarico e ad una conseguente progressiva riduzione della funzione renale.

Durante il 63esimo congresso della Società Italiana di Nefrologia (SIN), in corso fino all’8 Ottobre a Rimini, sono emersi importanti analisi sulla correlazione tra obesità, alimentazione, diabete e Malattia Renale Cronica.

Il dottor Piergiorgio Messapresidente di SIN, direttore di Unità Operativa Complessa di Nefrologia, dialisi e trapianto renale al Policlinico di Milano e professore ordinario di Nefrologia all’Università degli Studi di Milano, ha espresso queste considerazioni durante il suo intervento.

“L’obesità implica, tra l’altro, un sovraccarico di lavoro per i reni, potendo portare nel tempo a una progressiva riduzione della funzione renale globale. Inoltre, il paziente obeso è più a rischio di sviluppare diabete e ipertensione, tra le prime cause di Malattia Renale Cronica”.

Molti diabetici obesi e/o ipertesi sviluppano una nefropatia che spesso sfocia in Malattia Renale Cronica.

Il dottor Piergiorgio Messa ha continuato esponendo una carrellata statistica dei casi presenti in tutto il mondo, mettendo a paragone i dati provenienti dagli Stati Uniti con l’incidenza europea.

“Fino al 30-40% dei pazienti diabetici sviluppa malattia renale cronica, con alcune realtà etniche, come quella afroamericana e ispanica negli Stati Uniti d’America, nelle quali questa tendenza è particolarmente elevata, anche perché spesso associata ad obesità, facendo sì che la prevalenza globale della malattia renale cronica possa raggiungere o superare il 50%. I dati europei sono al momento moderatamente migliori, con una minore incidenza di Malattia Renale Cronica nei pazienti diabetici (circa 30-40%) e minore prevalenza di obesità. Questi dati epidemiologici suggeriscono che l’obesità sia un fattore addizionale di rischio per lo sviluppo di Malattia Renale Cronica. Non è poi da dimenticare che esistono condizioni genetiche, solo in parte definite, che concorrono a predisporre allo sviluppo di nefropatie”.

Obesità Malattia Renale Cronica: l’importanza di una corretta alimentazione

Alimentazione e stile di vita hanno un ruolo importante nello sviluppo della Malattia Renale Cronica. Numerosi dati indicano come una dieta che prediliga gli alimenti vegetali, limitando le proteine animali e il sale, riduca il rischio di sviluppare la malattia renale cronica o rallenti la sua evoluzione nei pazienti in cui sia già presente.

Gaetano La Manna, responsabile scientifico del Congresso Sin, professore ordinario e direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Policlinico di Sant’Orsola dell’Università di Bologna, ha inoltre evidenziato quali siano gli elementi chimici che il paziente non riesce a smaltire, sottolineando però come lo sviluppo medico abbia migliorato le condizioni quotidiane del paziente:

“Tre le condizioni che preoccupano maggiormente il nefrologo: l’accumulo di fosforo, gli eccessivi apporti di proteine e quelli di potassio che non viene eliminato correttamente da reni non sufficienti nella loro funzione. Oggi è possibile controllare il potassio e rendere meno assorbibile il fosforo grazie all’avanzamento della scienza e della dietologia ma anche a nuove migliori opportunità terapeutiche”.

La correlazione obesità – Malattia Renale Cronica è inoltre dovuta all’effetto di alcuni farmaci che vengono usati nella terapia, come i cortisonici, e alla riduzione di attività fisica dovuta all’aumento di peso, nonché all’emergere di fattori clinici e metabolici che possono sopraggiungere e influire negativamente.

L’obesità ha un impatto negativo anche sulla salute dei pazienti che hanno avuto un trapianto di rene. Fra essi, infatti, la percentuale di obesi è piuttosto alta a causa della somministrazione della terapia steroidea, e del recupero dell’appetito, accompagnato dalla volontà di partecipare a occasioni sociali e conviviali, dopo la fase di malattia prolungata. Ma l’obesità incide fortemente sulla sopravvivenza dell’organo trapiantato, mettendo sotto stress l’unico rene, già sotto attacco immunologico continuo.

Numerose evidenze dimostrano, inoltre, che una regolare attività fisica aerobica e, in particolare lo yoga, si associ a un minor rischio di sviluppare una Malattia Renale Cronica, rallentandone l’evoluzione, qualora già presente.