Strumento particolarmente gettonato durante la pandemia, lo smart working è al centro di un vero e proprio braccio di ferro nell’ambito del lavoro pubblico. Il motivo è presto detto e risponde sempre alla stessa causa: il caro energia.

Le amministrazioni di tutta Italia sono al lavoro per adottare dei provvedimenti di risparmio in vista della stagione invernale e tra le misure studiate figura anche il lavoro da remoto. L’obiettivo è chiaramente quello di risparmiare su gas ed elettricità.

Smart working, i sindacati chiedono un rimborso integrativo

Ma guardando la prospettiva dal punto di vista dei lavoratori pubblici, un maggior ricorso allo smart working non sembra proprio gradito da tutti quanti. Di fatto, ci si troverebbe di fronte a uno “scaricabarile” dei costi energetici: lavorando da casa, il dipendente avrebbe un consumo di energia superiore rispetto al lavoro in presenza negli uffici.

I sindacati hanno dunque chiesto un tavolo di confronto per trovare una soluzione win-win. La richiesta è di un rimborso adeguato tramite contrattazione integrativa, la forma oggi prevista per concedere il lavoro agile ai dipendenti pubblici. Una direttiva plausibile se non fosse che il problema è la mancanza di fondi.

Milano e Roma studiano, ma si discute in tutta Italia

Milano e Roma si stanno attivando in tal senso. Nel capoluogo lombardo è al vaglio la proposta di uno smart working condiviso tutti i venerdì che andrebbe a sommarsi agli 8 giorni già previsti dal contratto integrativo.

I sindacati hanno accolto favorevolmente la proposta, sebbene rimanga da capire se i 4/5 venerdì mensili rientrino nel conteggio degli 8 giorni concessi. Interrogato sul tema, il sindaco Beppe Sala ha poi illustrato quali saranno le altre misure anti-energetiche, mitigate dall’importante contributo dei soggetti privati.

Anche la Regione Lazio sta preparando un piano di risparmio energetico: oltre alla prosecuzione dello smart working per i dipendenti, sono previste anche la riduzione dell’illuminazione negli uffici e la diminuzione della temperatura del riscaldamento. Lo ha annunciato il vice presidente regionale, Daniele Leodori.