Il diritto all’aborto torna di stretta attualità negli Stati Uniti dopo che i giudici dell’Ohio e dell’Arizona hanno sospeso le leggi che tutelano il suo divieto.
A fine giugno la Corte Suprema americana aveva ribaltato il verdetto storico della sentenza Roe vs Wade del 1973, grazie a cui le interruzioni di gravidanza sono state legalizzate nel Paese. Dopo questa decisione, diversi Stati hanno introdotto leggi più restrittive.
Ohio e Arizona, cosa prevedevano le nuove leggi sull’aborto
In Ohio, per esempio, il diritto all’aborto era stato garantito fino a sei settimane, mentre l’Arizona aveva rispolverato una vecchissima legge dell’Ottocento che fissava a 15 settimane la “scadenza”. Ma con l’ultima pronuncia la finestra temporale sale a 20 settimane dopo la fecondazione o 21 settimane e sei giorni dopo l’ultimo periodo mestruale.
Partendo dal caso dell’Ohio, a ribaltare la sentenza è stato il giudice democratico Christian Jenkins, capo della contea di Hamilton, tramite ingiunzione preliminare. Nel mirino il divieto di aborto per i medici se veniva rilevata una qualsiasi forma di attività cardiaca nel feto
Il procuratore generale Dave Yost non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali ma è abbastanza scontato che presenterà ricorso prima al Primo Distretto e poi alla Corte Suprema dello Stato.
Oggi celebreremo questa vittoria nella battaglia per l’autonomia corporea e l’assistenza sanitaria per tutti, ma il nostro lavoro è tutt’altro che finito
Nota di Planned Parenthood Ohio
In Arizona era stata ripristinata una legge di 150 anni fa
Procedimento analogo in Arizona dove solo poche settimane fa un collegio minore aveva ripristinato una legge del 1864 che vieta ogni tipo di aborto, compresi i casi di stupro e incesto, imponendo un massimo di 15 settimane per un’interruzione di gravidanza.
Il procuratore generale dello stato Mark Brnovich aveva chiesto alla Corte superiore della contea di Pima di revocare un’ingiunzione alla legge del 1864, richiesta prima accordata e poi respinta dal giudice della Corte superiore Kellie Johnson.
Anche in questo caso grande soddisfazione per il movimento Planned Parenthood dello Stato.