Lo stesso Carlo Calenda la definisce “manovra bazooka“: si tratta di un piano di contrasto al caro bollette e alla crisi energetica proposta dal Terzo Polo in una conferenza stampa a Montecitorio.
Come sua consuetudine, il segretario di Azione punta al pragmatismo e mostra una certa insofferenza verso lo stallo politico attuale post-elezioni del 25 settembre. Dopo la lettera inviata al Pd ecco un nuovo appello ai partiti per fare fronte comune su un tema cruciale dell’inverno italiano.
Caro bollette, Calenda illustra i dettagli della manovra
Carlo Calenda, accompagnato da Matteo Richetti, Mara Carfagna e Luigi Marattin, ha presentato alla Camera dei Deputati il piano di contrasto immediato al caro bollette da parte del Terzo Polo. Sul piatto 40 miliardi di euro da investire entro marzo 2023, di cui 16 entro fine anno, per compensare la volatilità del prezzo dell’energia. Somma che verrà recuperata senza fare debiti di bilancio
Elemento centrale della proposta è l’introduzione di un tetto nazionale: 150 euro/MWh per l’elettricità e 100 euro/MWh per il gas. Secondo i calcoli a disposizione della coalizione, così facendo si avrebbe un calo del 53% sulle bollette della luce e del 42% su quelle del gas.
Non ci sono segnali di un imminente decisione al tetto del prezzo del gas da parte dell’Europa e dunque dobbiamo agire da soli. Il rischio che questa crisi si trasformi da economica a sociale e più profonda è quasi una certezza. L’Europa è troppo lenta, la Germania si è mossa con 200 miliardi e anche noi dobbiamo rispondere. Siamo di fronte a uno tsunami
Carlo Calenda, segretario Azione
Piccolo affondo a Giorgia Meloni
Secondo quanto riferito dal leader del Terzo Polo, la proposta è già stata portata all’attenzione del ministro Cingolani e di Giorgia Meloni:
Attendo una risposta in tempi brevi perché l’emergenza non aspetta la formazione del nuovo governo. Su questo tema serve la collaborazione di tutti, pertanto invito formalmente i partiti di maggioranza e opposizione a prendere una posizione. Meloni chiarisca se è “whatever it takes” per un intervento sulle bollette, accantonando le promesse elettorali che costano molto di più e farebbero saltare in aria il Paese
Carlo Calenda, leader Terzo Polo
Capitolo importante anche quello delle infrastrutture, con la realizzazione dei rigassificatori, dove ha ribadito che non ci siano rischi concreti di incidenti strutturali.
La risposta di Salvini: “Sa solo insultare”
Mentre Calenda si mostrava attivo nel raccontare quello che non ha funzionato negli ultimi anni nella politica italiana, Matteo Salvini su Twitter non esitava a controbattere sentitosi punto nell’orgoglio. In mattinata infatti il leader della Lega scriveva questo messaggio diretto a Calenda:
Ma oltre a insultare tutti e tutto, questo signore ha mai fatto qualcosa di positivo o risolto un problema a qualcuno? Non vedo l’ora che il nuovo governo cominci a lavorare, per passare dalle parole ai fatti.
Insomma, mentre Giorgia Meloni continua a studiare il prossimo governo provando a venire a capo dell’ormai celebre “toto-ministri” la battaglia fuori dai banchi del Parlamento sembra già accendersi con Salvini e Calenda che non se le son mandate a dire.
