Drammatico incidente avvenuto in A4 nel tratto a tre corsie dell’autostrada all’altezza del casello di San Donà di Piave rimasto chiuso per diverse ore. Sei le vittime, tra cui anche l’ex sindaco di Riccione, sul posto subito i soccorsi sanitari, Vigili del fuoco e forze dell’ordine.
Tragico incidente su quello che viene considerato il tratto maledetto della A4, a cavallo tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia che ha provocato sei vittime. Cinque giovani con sindrome di down e l’ex sindaco di Riccione, Massimo Pironi, 63 anni, che da quando era in pensione lavorava come volontario dell’associazione Centro 21 che si occupa dell’assistenza ai disabili.
C’era proprio lui ieri alla guida del furgone che all’altezza del casello di San Donà di Piave, tra l’entrata e l’uscita dello svincolo di Trieste, si è schiantato contro un autoarticolato che procedeva a velocità ridotta, in un tratto di autostrada dove spesso si formano rallentamenti per traffico intenso e per lavori, provocando l’incolonnamento dei mezzi pesanti che talvolta chi sopravviene non riesce ad evitare.
È quello che accaduto anche poco prima delle 16 di ieri al furgone del Lions Club di Riccione diretto in Carnia per illustrare alcuni progetti a tutela dei disabili e dei giovani affetti dalla sindrome di down. Probabilmente l’ex sindaco non ha fatto in tempo a frenare e il furgone ha tamponato violentemente l’autoarticolato. Si è salvata soltanto una giovane donna, anche lei disabile, estratta dopo un lunghissimo lavoro da parte dei Vigili del fuoco. Ora è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Mestre.
La donna era di fatto imprigionata in un piccolo vano in cui giacevano anche tutti gli altri passeggeri, tra cui quattro donne e un uomo di età compresa tra i 30 e i 40 anni. Il medico giunto a bordo dell’elicottero ha cercato disperatamente di trovare un flebile segnale di vita tra le lamiere del veicolo accartocciato sotto il Tir, ma non c’è stato nulla da fare, il decesso è avvenuto per tutti all’istante.
Incidente A4: chi sono le vittime
La scena che si è presentata agli automobilisti che hanno cercato di portare i primi soccorsi è stata straziante. Per permettere alla polizia stradale di effettuare i rilievi necessari ad accertare la dinamica dell’incidente e poi rimuovere i veicoli coinvolti, il tratto dell’autostrada tra San Donà e Cessalto, in direzione Trieste, è rimasto chiuso per ore, congestionando il traffico della zona, tanto che in tarda serata le code avevano superato gli undici chilometri.
Dopo un’esperienza in politica come sindaco di Riccione fra il 2009 e il 2014 e dopo aver lasciato anche la sua attività professionale, Massimo Pironi aveva deciso di dedicarsi con ancora più impegno al volontariato, in quell’associazione della quale aveva sempre fatto parte e che soltanto pochi giorni fa aveva definito la sua “seconda vita” in un post sui social con il quale, con una foto sorridente attorniato dai ragazzi dell’associazione, faceva gli auguri alla fondatrice.
La notizia della tragedia ha sconvolto la comunità di Riccione, dove la sindaca Daniela Angelini ha proclamato il lutto cittadino. Cordoglio e vicinanza alle famiglie è stato espresso dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
Tra le altre vittime anche Francesca Conti, Rossella De Luca, Maria Aluigi, Valentina Ubaldi e Alfredo Barbieri. Tra loro c’erano anche due giovani fidanzati, Alfredo Barbieri e Rossella De Luca, entrambi disabili, che da poco avevano festeggiato il loro secondo anniversario insieme.
Lotta tra la vita e la morte, invece, Romina Bassini la 36enne l’educatrice laureata presso Alma Mater Studiorum, alla facoltà di “Educatore sociale e culturale” di Rimini, educatrice e socia fondatrice della cooperativa Cuore21, che svolge il ruolo di coordinatrice dell’area educativa. Collaborava alla progettazione e alla realizzazione di attività inerenti gli inserimenti lavorativi di persone con disabilità intellettiva ed alle diverse attività educative.