Siamo giunti al 227° giorno della guerra tra Russia e Ucraina con le notizie dal fronte che preoccupano sempre di più. La notizia della notte è segnata dall’incendio sul ponte della Crimea su cui ha seguito un lungo dibattito alla ricerca dei responsabili dell’incendio. Per adesso risulta confermata solamente la ragione delle fiamme che è da ricercarsi nell’esplosione di un camion-bomba come pare sia stato dichiarato dalla Tass.
Il ponte ha un valore storico oltre che politico perché fu voluto nel 2018 dal presidente russo Vladimir Putin per collegare la Russia alla Crimea e rappresentava l’unico collegamento tra le parti. Stando a quanto si apprende da fonti interne, tuttavia, tale costruzione era sempre stata ritenuta illegale. Nel frattempo, continuano le esplosioni su tutto il territorio con l’aumento delle morti che secondo le ultime statistiche provocherà un debito insanabile; sullo sfondo, la minaccia nucleare sempre più terribile.
Guerra Russia-Ucraina, 227esimo giorno
Ecco le notizie aggiornate di oggi 8 ottobre 2022 sulla guerra Russia-Ucraina.
Esplosione sul ponte della Crimea: le accuse della Crimea
Come anticipato, il tema più acceso di giornata riguarda l’esplosione di un camion-bomba sul ponte della Crimea. In mattinata poi si sono susseguite una serie di voci da diversi fronti nel tentativo di individuare i responsabili di tale esplosione con la Tass che si è esposta in primis per spiegare la propria versione dei fatti:
Un camion proveniente dalla penisola di Taman è esploso sulla parte stradale del ponte di Crimea (detto anche ponte Kerch, ndr) alle 6:07 di oggi, che ha causato l’incendio di sette serbatoi di carburante di un treno diretto in Crimea. Due campate del ponte stradale sono parzialmente crollate.
A questo comunicato ha fatto seguito poi quello rilasciato dalla Crimea tramite lo Speaker del Parlamento che si è scagliato nettamente contro gli ucraini, etichettandoli come i responsabili dell’episodio. Dopo aver parlato di “vandali ucraini”, Vladimir Konstantinov ha affermato:
Ora hanno qualcosa di cui essere orgogliosi per 23 anni della loro gestione non sono riusciti a costruire nulla degno di attenzione in Crimea, ma sono riusciti a danneggiare la tela del ponte russo. Questa è l’intera essenza del regime di Kiev e dello stato ucraino. Morte e distruzione sono l’unica cosa che sanno fare.
Guerra Russia-Ucraina, le preoccupazioni sul debito di Kiev
Mentre sul fronte bellico risuonavano i botti causati dalle continue esplosioni, Kristalina Georgieva, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, apriva un tema fondamentale riguardo al debito di Kiev in chiave futura. Stando a quest’ultima, le perdite dell’Ucraina dopo questa guerra hanno generato un fenomeno economico negativo e irreversibile con cui bisognerà fare i conti in futuro:
L’invasione russa dell’Ucraina, iniziata più di sette mesi fa, ha causato ingenti perdite di vite umane, massicci sfollamenti di popolazione e una significativa distruzione di infrastrutture e alloggi. L’impatto sull’attività economica è stato enorme: il PIL reale si è gravemente contratto, l’inflazione è aumentata notevolmente, il commercio è stato interrotto e il disavanzo di bilancio è aumentato a livelli senza precedenti. L’Ucraina deve affrontare rischi e incertezze legati alla pericolosa situazione della sicurezza, alla capacità di attuazione delle politiche e agli sviluppi esterni. L’incertezza molto elevata rende difficile, al momento, valutare con sufficiente precisione ciò che sarebbe necessario per garantire la sostenibilità del debito ucraino, ma il bilancio delle probabilità suggerisce che vi sono maggiori rischi che il debito venga insostenibile.