Bere caffè fa bene? Se è vero che l’età media di vita si è alzata negli ultimi 30 anni è altrettanto vero che si fa sempre più caso a cosa dobbiamo mangiare, in quali modalità prendere i pasti, cosa bere e cosa evitare di bere affinché questa prospettiva riguardi sempre più da vicino anche noi: con tutti gli studi che fa la scienza in questa nostra era, all’avanguardia tecnologicamente parlando, andiamo a spulciare o se preferite alla ricerca sulle pagine di Internet di informazioni per il nostro benessere. Molte diete, tantissimi cibi ci offrono la possibilità di nutrirci senza che rechiamo danni al nostro corpo.

Quante volte ci è stato detto “mangia una mela al giorno che toglie il medico di torno” oppure bevi “un bicchiere di vino durante il pasto che ti fa bene alle coronarie” o ancora “mangia il salmone che pure se ha tante calorie non ti fa ingrassare!” Ci hanno ricordato pure: “bere tanta acqua gassata fa male ai reni perché si sforzano di più!”. “Non bere quella bevanda perché ha troppi zuccheri dopo ti sale il diabete!”

E il caffè? quante volte ci siamo sentiti dire: ah! Io il caffè non lo bevo perché la caffeina mi fa male!” In questi ultimi periodi, invece scopriamo che tra le super bevande che allungano la vita, possiamo tranquillamente inserire anche il caffé. Infatti da uno studio recente è stato determinato quante tazze è meglio bere ogni giorno.

Bere caffè fa bene: lo studio effettuato

Bere caffè fa bene? Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista European Journal of Preventive Cardiology, ha seguito quasi mezzo milione di abitanti della Gran Bretagna per determinare gli effetti positivi di assumere caffé. L’anticipazione è che tra benefici di bere caffé possiamo aggiungere quelli di aiutare il cuore a restare in salute.

La ricerca è stata portata avanti fornendo un questionario a più di 400 mila persone con un’età media di 58 anni, di cui il 55% erano donne. Il questionario entrava nel merito di quante tazze di caffe venissero consumate ogni giorno, tenendo presente delle seguenti condizioni:

  • nessuna tazza di caffé
  • una tazza di caffé
  • due-tre tazze di caffè
  • tre-quattro tazze di caffé
  • da cinque in poi

Questi dati, una volta raccolti sono stati associati a diversi parametri tra cui: età, etnia, incidenza di diabete, abitudine al fumo etc… etc… Le stesse persone sono state poi analizzate a distanza di 12 anni per determinare lo sviluppo o il peggioramento di malattie cardiache.

I risultati indicano che rispetto a chi si astiene dal caffè, chi lo beve ha una riduzione significativa nello sviluppo di malattie cardiache.

Del campione analizzato (più di 400 mila persone), solo il 9% ha sviluppato malattie cardiache. Nel consumare invece due-tre tazze di caffè macinato al giorno si raggiungono risultati tali da ridurre del 20% la possibilità di sviluppare malattie cardiovascolari e del 27% di morire prematuramente. Il caffè, lo si può anche consumare nella forma solubile e produce gli stessi effetti.

Lo studio che ha indagato le proprietà benefiche del caffè, ha stabilito che la caffeina c’entra poco o niente con questi risultati straordinari. Infatti, tra le tipologie di caffè usato, anche il decaffeinato è stato preso in considerazione: sebbene presenta risultati minimi rispetto al caffè tradizionale ha comunque un impatto decisamente positivo.

Gli autori di questa ricerca sostengono che sia perché all’interno di una tazza di caffè sono in realtà presenti più di 100 componenti bio-attive. Stando alle parole del Professore Peter Kistler – leader nella ricerca sull’aritmia cardiaca dall’istituto Baker Heart and Diabetes Research:

è verosimile che i composti non-caffeinati siano responsabili delle relazioni positive osservate fra l’assunzione di caffè, le malattie cardiovascolari e la sopravvivenza. I nostri risultati indicano che bere quantità moderate di caffè di tutti i tipi non dovrebbe essere scoraggiato e anzi può essere apprezzato come un’abitudine che favorisce la salute del cuore.

Per cui, l’ideale sarebbe quello di consumare dalle due alle tre tazze di caffè al giorno per mantenerlo il cuore sano ed efficiente per tutta la vita.

Il caffè al bar potrebbe diventare un bene di lusso

Negli ultimi mesi si è parlato in più occasione del modo in cui siano aumentati considerevolmente i costi della spesa alimentare presso i vari esercizi commerciali, tra supermercati e botteghe, e non si sa quanto questa grave ondata potrebbe terminare. Il caffè in questo senso potrebbe diventare col passare del tempo un bene di lusso da consumare sempre meno. Soprattutto in un bancone o in un tavolino del bar.