Una due giorni importante in quel di Praga dove, con l’obiettivo di dibattere circa le questioni relative all’energia, si sono riuniti i leader europei. Al tavolo dei 27 ha presenziato anche il Premier uscente Mario Draghi che si sarebbe fatto portavoce, tra gli altri, della necessità di fare fronte comune per affrontare l’emergenza in essere. C’è in gioco, ha spiegato, il futuro stesso dell’Ue. Un’obiettivo da raggiungere ad ogni costo e prima che sia troppo tardi, anche facendo ricorso a fondi europei. Della stessa linea sembra essere anche il presidente francese Emmanuel Macron. I due, Draghi e Macron, converrebbero sulla necessità di aprire un nuovo SURE. Strumento da 100 milioni di euro, nato nel 2020, per fronteggiare la crisi pandemica.

Le parole di Draghi

Mario Draghi, in seno al vertice, si è detto abbastanza soddisfatto. Le sue parole: “Sull’energia le cose si stanno muovendo. La Commissione presenterà al prossimo Consiglio europeo una proposta in cui i tre elementi – far diminuire i prezzi, avere un elemento di solidarietà nel meccanismo e un inizio di riforma del mercato dell’elettricità – ci saranno”. E ancora: “Non abbiamo parlato tanto in dettaglio delle questioni, anche perché tra ora e il 20-21 ottobre la presidenza ceca ha detto che convocherà tanti consigli dell’Energia quanti sono necessari ad arrivare a una proposta concreta. Ora dobbiamo aspettarci il 20 e 21 ottobre, come ha affermato la stessa presidente della Commissione, non più vaghe proposte ma qualcosa di più chiaro, più concreto e in parte addirittura già proposte di regolamento”.