Il WWF Italia scende in campo con la sesta edizione della campagna Urban Nature, pensata per sensibilizzare i cittadini sul ruolo delle aree verdi e ridare spazio alla biodiversità. Lo farà l’8 e il 9 ottobre con iniziative in tutta Italia e attraverso il nuovo progetto dal nome “La Natura si fa Cura”, nato con l’intento di realizzare vere e proprie oasi verdi all’interno degli ospedali pediatrici e aiutare i piccoli pazienti a guarire.
Urban Nature WWF Italia: eventi in tutto il Paese l’8 e il 9 ottobre
L’obiettivo della campagna è “diffondere il valore e la cura della natura in città per il benessere delle persone, rinnovando il modo di pensare e pianificare gli spazi urbani, e favorendo azioni virtuose da parte di amministratori, comunità, cittadini, imprese, università e scuole per proteggere e incrementare la biodiversità nei sistemi urbani”, si legge sul sito ufficiale dell’associazione ambientalista. L’occasione sarà il prossimo weekend, quando in tutta Italia prenderanno il via una serie di eventi volti a celebrare la Festa della Natura in Città, mentre nelle piazze si terrà una raccolta fondi per finanziare la creazione di nuovi spazi verdi negli ospedali attraverso l’acquisto di felci. Un’iniziativa patrocinata da Ispra e supportata da numerosi partner, la cui manifestazione chiave si terrà il 9 ottobre al Museo Orto Botanico di Roma in Largo Cristina di Svezia, a Trastevere, dalle 9 alle 18. In questa occasione sarà possibile vedere un prototipo di una delle oasi che il WWF, attraverso il nuovo progetto “La Natura si fa Cura”, potrà realizzare nelle strutture pediatriche.
Il nuovo progetto dal nome “La Natura si fa Cura”
Sono tanti gli effetti positivi che il contatto con la natura ha sulla riabilitazione dei bambini ricoverati, a partire dall’umore e la salute mentale. A spiegarlo a Repubblica è Francesca Fedeli, Presidente della Fondazione Fight the Stroke, un movimento che supporta i giovani sopravvissuti all’ictus e con disabilità di paralisi celebrale infantile (causata a volte anche dall’inquinamento atmosferico): “Far seguire ai piccoli il ciclo di vita di una farfalla, la sua metamorfosi, ci permette ad esempio di spiegare loro come ci si può curare, come si può raggiungere il proprio potenziale anche in condizioni di disabilità temporanea o permanente. Nel nostro campo, quello della riabilitazione, è importante anche dal punto di vista sensoriale poter svolgere esercizi con entrambe le mani, immerse nella terra e nell’acqua, a contatto con la natura e gli animali. Queste sono le cose che più ci hanno avvicinato a questo progetto”. Il riferimento è a “La Natura si Cura” del WWF Italia, che vuole sottolineare l’imprescindibile legame tra salute umana e salute della natura, seguendo tre temi portanti:
- Nature4People, per diffondere le azioni che, aumentando la natura nei contesti urbani, contribuiscono al benessere psicofisico umano, come le “Oasi in Ospedale”, angoli verdi che saranno creati nelle principali strutture pediatriche italiane;
- Nature4Nature, per rilanciare i piani per la biodiversità urbana, identificando e rafforzando le aree di maggior valore per quanto riguarda la biodiversità, appunto, e la fornitura di servizi ecosistemici;
- Nature4Food, per dare visibilità al problema dei deserti alimentari e delle paludi alimentari, ossia le aree urbane dove la manzanza di mercati e negozi limita l’acquisto di prodotti alimentari freschi, contribuendo tra l’altro all’aumento del consumo di junk food.
Fondamentale è, all’interno della campagna, il progetto rivolto ai pazienti pediatrici: l’idea è quella di dotare le strutture di aree con alberi, fiori, siepi e stagni didattici, casette nido e tanto altro, tutto fruibile senza barriere. “È stato dimostrato che la natura all’interno dei luoghi di cura – ha proseguito Francesca Fedeli, è in grado di intervenire sulla riduzione dello stress e del dolore, di migliorare la qualità del sonno e diminuire il rischio di reinfezioni, riducendo così i tempi e i costi dell’ospedalizzazione”, rendendo inoltre meno pesante il ricovero per i giovani pazienti, soprattutto a lunga degenza.