Pupi Avati, all’anagrafe Giuseppe Avati (Bologna, 3 novembre 1938), è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore italiano.

Pupi Avati

Regista e produttore cinematografico, nato a Bologna il 3 novembre 1938. Dopo un primo periodo di attività in cui A. ha esplorato vari generi senza dimenticare le atmosfere della sua regione, con tocchi a tratti surreali e ironici, a tratti esplicitamente grotteschi, nel suo cinema si è rivelato fondamentale l’elemento autobiografico ed è divenuta prevalente la dimensione del ricordo e del sentimento. Sul piano tematico, risultano costanti il recupero di gesti e atteggiamenti mentali tipici del mondo rurale e pre-industriale e, sotto il profilo della realizzazione, il ricorso ad attori legati ad A. per formazione o sensibilità (tra gli altri Lino Capolicchio, Gianni Cavina e, più tardi, Carlo Delle Piane, Diego Abatantuono).

Dopo aver studiato scienze politiche all’Università di Bologna, A. svolse lavori diversi sviluppando un grande interesse per la musica jazz. Il suo esordio dietro la macchina da presa risale al 1970 con Balsamus, l’uomo di Satana. Il regista ha poi esplorato un cinema di genere, dall’horror al noir, dalla satira politica al grottesco, per es., con Thomas… gli indemoniati (terminato nel 1970, ma uscito nella sale nel 1983), La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone (1975), Bordella (1976), riuscendo a creare, a volte, atmosfere orrorifiche, cupe e claustrofobiche come nel caso di La casa dalle finestre che ridono (1976) e Tutti defunti… tranne i morti (1977), in cui si ritrovano anche elementi di ironia e di sarcasmo. Nel 1976, con il fratello Antonio e con Gianni Minervini, ha fondato la casa di produzione AMA Film, successivamente sostituita dalla DueA. Fondamentali nella sua evoluzione artistica le due opere realizzate per la televisione, Jazz band (1978) e Cinema!!! (1979), dove è affiorato un più esplicito lato intimista nella rappresentazione di personaggi comuni e dei loro sogni. Nel 1979 ha diretto Le strelle nel fosso, opera originale in bilico tra rievocazioni nostalgiche, mondo reale e suggestioni oniriche, e nel 1981 Aiutami a sognare, anomalo musical ambientato durante la Seconda guerra mondiale, con Mariangela Melato e Anthony Franciosa, in cui il mito americano viene avvolto dalle tonalità tipiche della sua terra natale.

Ha quindi esplorato l’universo dei sentimenti in una continua ricerca di emozioni perdute con i film successivi, dalle venature delicate e malinconiche, tra i quali: Una gita scolastica (1983), Noi tre (1984), Impiegati e Festa di laurea, entrambi del 1985, Regalo di Natale (1986), Ultimo minuto (1987), Storia di ragazzi e ragazze (1989). A. ha continuato a mantenersi fedele a questa particolare poetica anche con i due film girati negli Stati Uniti: Bix (1991), ritratto sottotono del musicista Leon ‘Bix’ Beiderbecke e atto d’amore nei confronti del jazz, e Fratelli e sorelle (1992), sui legami familiari. Nei successivi Magnificat (1993) e L’arcano incantatore (1996), ha rievocato un Medioevo religioso, nel primo, e le amate atmosfere gotiche e nere del 18° sec., nel secondo, e quindi, dopo una parentesi più intimista (per es., Il testimone dello sposo, 1998), si è immerso nella dimensione magica, storica e avventurosa dell’epopea crociata in I cavalieri che fecero l’impresa (2001).

Moglie

La moglie del grande regista all’anagrafe si chiama Amelia Turri, ma viene chiamata dalle persone a lei più care Nicola. La donna, di origine emiliana proprio come il marito, è nata a Bologna. Si sono conosciuti da giovani e dopo poco tempo hanno compiuto il grande passo del matrimonio. I due hanno tre figli: Mariantonia (1966), oggi regista, Tommaso (1969), sceneggiatore, e Alvise (1971), animatore 3D. Non solo, in occasione del loro cinquantesimo anniversario di matrimonio la coppia ha deciso di “risposarsi”, rinnovando le promesse che li avevano uniti.