La Pera Nobile dell’Appennino Parmense conquista la certificazione di nuovo presidio Slow Food: il riconoscimento ha l’obiettivo di rafforzare le tradizioni locali e di valorizzare un prodotto quasi scomparso. Il Presidio sosterrà un gruppo di coltivatori che ha riscoperto la coltivazione di questa antica specie.

La Pera Nobile dell’Appennino Parmense ha ottenuto la certificazione di nuovo Presidio Slow Food, un importante riconoscimento nei confronti del lavoro di recupero di questa varietà quasi perduta. Questo riconoscimento elogia l’impegno di una comunità nel valorizzare un prodotto che da sempre mantiene un forte legame con il territorio e la cucina tradizionale.

L’associazione Slow Food, attraverso i presidi, incentiva la diffusione di una cultura enogastronomica più equilibrata e consapevole, in grado di promuovere progetti a tutela della biodiversità alimentare in tutto il mondo.

Un presidio slow food infatti protegge i prodotti della propria zona di appartenenza dall’estinzione e si impegna a mettere in atto buone pratiche alimentari e produttive, oltre che a promuoverle nella propria comunità.

Matteo Ghillani, referente dei quattro produttori che aderiscono al presidio della Pera Nobile, racconta come sia nata l’idea di proteggere questo frutto:

“Otto anni fa, insieme alla mia compagna Simona, ho dato vita a un’azienda agricola sull’Appennino parmense. Ripristinando alcuni terreni incolti da anni, ormai tornati quasi a bosco, ci siamo imbattuti in un vecchio pero nobile: sembrava secco, prossimo a essere abbattuto. Su suggerimento degli anziani del paese, abbiamo invece deciso di conservarlo: lo abbiamo potato e, senza bisogno di tante cure, si è ripreso e l’anno successivo è tornato vigoroso e produttivo. Si parla tanto di rigenerazione e di biodiversità: vedendo il comportamento di quella pianta e la sua capacità di resistere all’abbandono, abbiamo capito subito che quella coltivazione così rustica meritava di essere difesa e salvaguardata. Ci siamo messi a studiare e abbiamo finito per innamorarci della storia del pero nobile, così abbiamo avviato il frutteto e propagato la pianta”.

Oggi Matteo e Simona possiedono 300 peri ma, sommando anche gli altri produttori, superano il migliaio di esemplari. Il pero nobile è una pianta che, invecchiando, tende ad aumentare la produzione: quindi è auspicabile che il precedente raccolto di circa cinque quintali di frutta possa in futuro arrivare a dieci volte tanto.

Pera Nobile Presidio Slow Food: un frutto molto antico

La provenienza della Pera Nobile non è così precisa. Considerando però le caratteristiche sia della pianta che del medio-piccolo frutto di forma conica e con alcune sfumature rosso-rosate sulla buccia, pare molto probabile che la Pera Nobile sia proprio originaria dell’Emilia Romagna.

È Mauro Carboni, referente Slow Food del Presidio in Emilia Romagna, a raccontare quale sia la sua storia:

“Questa varietà di pero ha certamente una storia molto lunga. Le prime testimonianze storiche si ritrovano negli affreschi della metà del Quattrocento”.

È stato, però, nell’Ottocento che la Pera Nobile ha visto il suo periodo di maggior sviluppo grazie alla duchessa Maria Luigia d’Austria che pare fosse una grande estimatrice di questo frutto. Leggenda vuole che sia stata lei a promuovere la diffusione di queste piante.

Al tempo del Ducato di Parma e Piacenza la Pera Nobile veniva esportata fino a Parigi e a Vienna: i lunghi viaggi infatti non intaccavano le caratteristiche del frutto e il suo grado di conservazione. Tuttavia l’area dove un tempo crescevano i peri ha cambiato aspetto: la diffusione delle monocolture in basso e lo spopolamento e il rimboschimento non gestito della montagna hanno portato questa varietà sull’orlo della scomparsa.

L’obiettivo della certificazione come Presidio Slow Food è conservare e custodire le tradizioni locali, per poi tramandarle alle generazioni più giovani. La Pera Nobile, con il suo bagaglio di storia e di tradizioni culinarie, merita un futuro in cui sia valorizzata a dovere.

In cucina, oltre ad essere consumata cotta nel vino oppure lessata, la Pera Nobile costituisce l’ingrediente principale del ripieno del tortel dols di Colorno (PR), primo piatto tipico della cucina locale.