Retata di trapper violenti in Lombardia. Polizia e carabinieri hanno arrestato a Milano Baby Gang e Simba La Rue insieme ad altri nove giovani per aver preso parte a una violenta rissa con l’uso di armi da fuoco, avvenuta all’alba del scorso 3 luglio nella zona della movida di corso Como

È già la seconda volta in questo anno che Baby Gang e Simba La Rue, alias di Mohamed Lamine Saida, vengono arrestati. Il primo lo scorso febbraio per due presunte rapine, una delle quali commesse con una pistola, tra il maggio e il luglio 2021.

Episodi per i quali il primo era però stato scarcerato dal tribunale del Riesame che non aveva riconosciuto sufficienti elementi per giustificare la misura cautelare, mentre nei confronti di Simba invece si erano aperte le porte del carcere di San Vittore per le due aggressioni che avrebbe commesso nell’ambito di una faida con il trapper rivale Baby Touché.

Chi è Simba La Rue?

Chi è Simba La Rue? E’ Mohamed Lamine Saida, questo il suo vero nome all’anagrafe. Nasce nel 1999. Ha origini francesi e tunisine. Vive in Italia, a Merone nel Comasco, con la famiglia, appassionato di musica hip hop fin da ragazzino, fa il suo esordio sulla scena musicale italiana con Sacoche, insieme proprio a Baby Gang.

Nelle sue canzoni, come BanlieuTarantelle Suite Hotelracconta la vita in un quartiere periferico, fatta di disagi, voglia di rivalsa, malessere e rabbia. Racconta inevitabilmente, di un’atmosfera da faida.

Un’atmosfera da faida che si è fatta realtà per mezzo una serie di episodi di violenza: da rapine ad aggressioni, sino all’accoltellamento di giugno di cui è stato vittima proprio Simba La Rue.

Che ha rischiato di perdere la vita a causa di questo regolamento di conti. Una storia di musica e violenza, sempre più violenza. Tanto che lo stesso Simba La Rue era stato raggiunto da daspo dopo essere stato individuato come uno dei responsabili di un’aggressione all’Old Fashion di Milano. 

L’accoltellamento di qualche mese fa a Treviolo

Simba La Rue, aveva riaccompagnato a casa la sua ragazza, residente nel comune bergamasco, e si trovava con lei vicino alla sua auto nel parcheggio di via Aldo Moro, davanti a delle villette a schiera in una zona residenziale del paese.

Ad un certo punto sarebbe arrivata un’altra macchina: non è ancora chiaro se qualcuno lo stesse aspettando o quante persone ci fossero a bordo. Qualcuno è quindi sceso dal veicolo armato di coltello avventandosi sul suo bersaglio. Il ragazzo è stato colpito da diversi fendenti ed ha iniziato a perdere molto sangue, accasciandosi poi a terra.

Anche sulla strada di Simba La Rue don Claudio Burgio

Anche Simba La Rue come Baby Bang ha conosciuto Don Burgio il prete che si occupa dell’accoglienza dei minori disagiati. Queste le parole del prelato in merito agli avvenimenti legati ai ragazzi del mondo del rap:

Il carcere minorile è un’esperienza estremamente traumatica. Vivere una vera e propria carcerazione in fase adolescenziale non è facile da metabolizzare, soprattutto nella sua componente stigmatizzante, quando sono ancora in corso i processi identitari della persona” ….” Per molti ragazzi il carcere minorile ha un effetto controproducente, perché non fa che amplificare le dinamiche di esibizione di forza e potere che già comandano al di fuori. Quindi se molti soccombono subito perché non hanno le risorse per «farsi rispettare», gli altri si affermano in maniera definitiva, ricevono dal carcere una sorta di legittimazione della loro immagine.”

Per Don Claudio questi ragazzi sono:

‘analfabeti dal punto di vista emotivo, perché nessuno li ha mai educati all’empatia, non sono mai stati accompagnati nel vivere il dolore, il loro e quello degli altri” e non si tratta solo di guardare alle periferie o alle seconde generazioni ”anche ai ragazzi di buona famiglia” sono coinvolti in queste dinamiche ”Certo, per chi viene da certe realtà più povere e difficili è tutto più accentuato, perché si sentono ancor più inadeguati rispetto alla società del profitto in cui viviamo”.