Per ora, quella che doveva essere la vetrina per il fenomeno di casa Metropolitans ’92, sta ricevendo la visibilità che ci si aspettava. Dopo i 37 punti di martedì, Victor Wembanyama replica con 36 punti e 11 rimbalzi nella seconda delle due gare di esibizione contro i G-League Ignite, facendo capire da subito quale sarà il nome della scelta numero 1 del prossimo Draft NBA 2023 di giugno.


“Un alieno”, lo ha definito più di qualcuno: classe 2004, oltre 224 centimetri per oltre 240 di apertura alare. Ha sfoderato un’altra prestazione monstre, impressionando ancora una volta scout, addetti ai lavori, giornalisti e dirigenti delle 30 franchigie, tutti accorsi ad Henderson, nel Nevada, per poterlo osservare da vicino. A favorire il suo protagonismo nella serata, l’infortunio nei primi minuti dell’altro fenomeno Scoot Henderson, con la formazione parigina vincente in rimonta 112-106, per la gioia del coach Vincent Collet, anche C.T. della Francia vice campione d’Europa.

Wembanyama, altri 36 punti


Wembanyama, che dimostra l’ennesima grande dose di personalità e autostima, ha mostrato tutto il suo incredibile arsenale: canestri in avvicinamento, anche in allontamento svitandosi, attaccando in penetrazione e sulla linea di fondo, col tiro dalla media distanza sopra chiunque (in maniera simile a quello che fa Kevin Durant), andando a bersaglio da tre in transizione e dal palleggio, oltre ad una facilità di corsa impressionante che gli hanno permesso due schiacciate da urlo.


Un mix letale, forse mai visto prima, di caratteristiche che hanno portato campioni come LeBron James a definirlo “un alieno”. Per mobilità, coordinazione, fluidità e tocco abbinate ad una stazza fisica senza precedenti. Curry lo ha definito “Il prototipo di giocatore perfetto: sembra uscito da un videogame”. Ancora presto per dire dove arriverà, ma intanto Wembanyama ha chiuso la sua seconda partita negli Stati Uniti con 36 punti, 11 rimbalzi, 4 assist, 4 stoppate, 11 su 24 al tiro e 2 su 7 da tre.