Impegno politico a Saronno per Matteo Salvini, il quale ha presieduto l’assemblea provinciale dei militanti della Lega. Sul tavolo il totoministeri, la posizione di Umberto Bossi e la riconferma al ruolo di segretario.
Salvini non preoccupato della “corrente” interna di Bossi
La Lega ha fatto il punto della situazione all’assemblea provinciale di Saronno, in provincia di Varese. Matteo Salvini ha iniziato il suo discorso parlando del rapporto con Umberto Bossi, rieletto in parlamento e soprattutto artefice della nuova corrente “Comitato per il Nord“. Dalle parole del leader emerge massimo rispetto e massima stima per l’operato del Senatur:
Tutto quello che fa Umberto Bossi è per il bene della Lega, così ha sempre fatto fin dalla sua nascita
Una risposta alla domanda di Francesco Speroni, ex dirigente leghista e uomo molto vicino all’ex segretario, a proposito di possibili “cambi di maglia” tra i militanti
Non c’è dubbio tuttavia che il rapporto tra la Lega e il Nord Italia, storicamente feudo del partito, si sia incrinato. Alla presenza di Attilio Fontana, a cui ha confermato l’endorsement per la corsa al Pirellone, il numero uno di via Bellerio ha ribadito la centralità del progetto “autonomia“:
L’autonomia rappresenta un traguardo da portare a casa il prima possibile
Il leader reclama l’insediamento in alcuni Ministeri
Risposte sintetiche che trapelano dal confronto a porte chiuse tra i capi del partito e che vedono come ultimo grande tema di confronto il voto del 25 settembre:
Sarebbe stato troppo comodo lasciare la segreteria dopo la sconfitta elettorale, altri però hanno colto al volo l’occasione. Io me ne andrò solamente quando riporterò la Lega al 30%
Un chiaro e indiretto riferimento a Enrico Letta e al Pd. In ogni caso per Salvini è stata una riunione molto sfidante, in cui ci ha messo la faccia per contrastare i malumori della “vecchia guardia” in quello che è il feudo per antonomasia della Lega.
Ultima battuta sul totoministeri. Accantonato per un momento l’ipotesi Viminale, il leader del Carroccio ha rivendicato gli Affari Regionali e la leadership di un nuovo ministero dedicato alla “Famiglia e alla Natalità“.
Giorgetti: “Andiamo al governo per fare cambiamenti”
Nel frattempo, il vice segretario leghista Giancarlo Giorgetti all’assemblea dei militanti di Varese, ha parlato dell’attuale situazione politica in questa maniera:
Guardando avanti, non è che andando a fare questo governo andrà tutto bene. E’ evidente che dovremo mandare giù tante cose che non ci vanno, ma andiamo al governo perché pensiamo che, con adeguati pesi e contrappesi, questa volta magari riusciamo ad andare ‘in buca’, a fare l’autonomia, a farci rispettare dall’Europa a continuare a coltivare la nostra diversità. Io penso che il tentativo anche questa volta debba essere fatto. Dobbiamo avere fiducia nel farlo, ma dobbiamo però essere consapevoli che l’elemento di disturbo continuiamo a essere noi, continueranno ad attaccarci. Io penso che tutto quello che ci aspetta si possa affrontare ma bisogna recuperare lo spirito fondamentale che è proprio della Lega, che è lo spirito di comunità, ‘Fratelli su libero suolo’, era un manifesto bellissimo, dice tutto. Se manca questo, allora diventiamo come tutti gli altri, navighiamo a vista, e portiamo a casa quattro sottosegretari in più.