Colf e badanti, versamento contributi trimestrali lavoratori domestici all’Inps entro la scadenza del 10 ottobre 2022.

Sul sito istituzionale dell’Inps è presente un apposito servizio denominato “Il versamento online dei contributi dei lavoratori domestici”, il quale “illustra quali sono i contributi che il datore di lavoro deve versare ai lavoratori domestici, i tempi e le modalità per il pagamento”.

Versamento contributi trimestrali lavoratori domestici: a chi è rivolto e come funziona il servizio dell’Inps

Come specificato dall’Inps stessa, il servizio denominato “Il versamento online dei contributi dei lavoratori domestici” è rivolto ai datori di lavoro di lavoratori domestici per i rapporti lavorativi ancora attivi.

Tale servizio consente di pagare i contributi trimestrali per colf e badanti mediante l’invio degli Avvisi di pagamento pagoPA da parte dell’Inps.

Il servizio online che viene messo a disposizione dall’Inps consente di versare i contributi:

  • relativi ad un singolo rapporto di lavoro, attraverso il Portale dei Pagamenti e con l’utilizzo del codice fiscale del datore di lavoro e del codice del rapporto di lavoro;
  • relativi a uno o più rapporti di lavoro, attraverso il Portale dei pagamenti e con l’utilizzo del codice fiscale del datore di lavoro e delle proprie credenziali per effettuare l’autenticazione.

Dopo aver fatto l’autenticazione, il sistema mostrerà l’importo da versare all’Inps per quanto riguarda il trimestre in scadenza. Il datore di lavoro potrà modificare gli elementi presenti al suo interno ed il servizio fornirà l’importo aggiornato da pagare.

Versamento contributi trimestrali lavoratori domestici: le scadenze

Ecco quali sono le scadenze per il versamento dei contributi trimestrali per quanto riguarda i lavoratori domestici:

  • dal 1° al 10 aprile, il datore di lavoro dovrà versare i contributi dei lavoratori domestici per il primo trimestre;
  • dal 1° al 10 luglio, il datore di lavoro dovrà versare i contributi dei lavoratori domestici per il secondo trimestre;
  • dal 1° al 10 ottobre, il datore di lavoro dovrà versare i contributi dei lavoratori domestici per il terzo trimestre;
  • dal 1° al 10 gennaio, il datore di lavoro dovrà versare i contributi dei lavoratori domestici per il quarto trimestre.

L’Inps, inoltre, specifica che “il pagamento dei contributi deve essere effettuato a trimestre ultimato entro il termine indicato sopra. Se l’ultimo giorno utile per il versamento coincide con la domenica o con una festività, esso è prorogato al giorno successivo non festivo. Il versamento mancato, tardivo o parziale comporta per legge l’applicazione di sanzioni pecuniarie da parte dell’INPS”.

Da qui ne deriva l’importanza di effettuare il versamento contributi trimestrali lavoratori domestici entro la scadenza del 10 ottobre 2022, per evitare di dover pagare delle sanzioni.

Le modalità di pagamento

Dopo aver visualizzato l’importo che viene fornito dal servizio online dell’Inps, il datore di lavoro domestico potrà eventualmente modificare l’importo, andando a ritoccare gli elementi contenuti all’interno del sistema, e poi potrà effettuare il pagamento di quanto dovuto.

Ecco quali sono le modalità con le quali può essere effettuato il versamento dei contributi trimestrali per i lavoratori domestici:

  • online, attraverso la modalità “Pagamento immediato pagoPA”, il quale permette di utilizzare la carta di credito, la carta di debito, la carta prepagata oppure l’addebito in conto;
  • presso banche, uffici postali e altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al circuito pagoPA, attraverso il codice, il QR Code o il dataMatrix presenti all’interno dell’Avviso di Pagamento pagoPA;
  • tramite CBILL, utilizzando il Codice Interbancario AAQV6, recandosi presso le banche che consentono di utilizzare questo sistema di pagamento.

L’elenco degli operatori e dei canali abilitati a ricevere pagamenti tramite PagoPa è disponibile nel sito Internet www.pagopa.gov.it.

Dopo aver effettuato il versamento dei contributi trimestrali all’Inps, è prevista la possibilità di avere la doppia copia della ricevuta in modo da poterne consegnare una al lavoratore.

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