Domani mattina, alle 11, verrà svelato il nome del vincitore del Premio Nobel per la Pace 2022, il più atteso e ambito premio dell’Accademia di Svezia. Quest’anno, ad influenzare la scelta dei giurati potrebbe essere la guerra in Ucraina. Ecco perché tra i “papabili” vincitori spicca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Nobel per la Pace, il vincitore potrebbe essere un oppositore di Putin
A vincere il Premio Nobel per la Pace potrebbe essere un oppositore del Cremlino, come Alexey Navalny, che pochi giorni fa, in collegamento video dal carcere in cui è detenuto per motivi politici, ha dichiarato che la guerra in Ucraina è ingiusta e criminale.
Oltre a Nalvalny, tra i papabili c’è anche l’oppositrice bielorussa in esilio, Svetlana Tikhanovskaya, soprannominata in Francia la “De Gaulle bielorussa”, diventata leader dell’opposizione dopo che il marito Sergei Tikhanovsky è stato condannato a 18 anni di reclusione per aver osato candidarsi alle elezioni presidenziali contro il presidente Alexander Lukashenko.
Riflettori puntati sul cambiamento climatico
Un altro tema caldo di questi ultimi tempi è il cambiamento climatico. Per questo motivo, nell’elenco non manca l’attivista svedese per il clima, Greta Thunberg, in prima linea dal 2018, quando cominciò a manifestare ogni venerdì davanti al parlamento di Stoccolma, dando il via a un movimento planetario, i Fridays for Future, lo sciopero dei giovani e degli studenti.
Tra i nomi citati da media di diversi Paesi tornano anche quelli di una “collega” di Greta, Nisreen Elsaim, attivista e negoziatrice climatica giovanile sudanese. È membro del gruppo consultivo giovanile delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici dopo una nomina da parte della Pan African Climate Justice Alliance oltre a essere presidente del Sudan Youth for Climate Change.
Sempre in tema Ambiente, un altro potenziale Nobel per la Pace potrebbe essere Chibeze Ezekiel, originario del Ghana: 43 anni, nel 2020 ha vinto il massimo premio per gli ecologisti, il Goldman, per il suo impegno a promuovere il buon governo in questo settore e per la sua leadership in materia di cambiamenti climatici in Africa e nel mondo.
Viene citato anche il celebre naturalista e divulgatore scientifico britannico, David Attenborough, 96 anni, ma anche il ministro degli Esteri di Tuvalu Simon Kofe, in qualità di “portavoce” delle nazioni insulari a rischio scomparsa per l’innalzamento del livello del mare, oltre al gruppo Fridays for Future.
Gli altri possibili vincitori
Nei pronostici per il Nobel per la Pace è in lizza anche Transparency International, l’organizzazione internazionale non governativa anticorruzione, non solo politica, con sede centrale a Berlino.
Altri potenziali vincitori sono ancora una volta organizzazioni internazionali quali l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), il Fondo Onu per l’infanzia, l’Unicef, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) o l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).