Il Premio Nobel per la Letteratura 2022 va ad Annie Ernaux, che negli scorsi giorni era comparsa nella rosa dei papabili vincitori, ma non tra i favoriti, tra cui figuravano invece gli scrittori Houellebecq e Rushdie. Alla fine l’Accademia di Svezia ha sorpreso tutti, assegnando il riconoscimento alla scrittrice francese “per il coraggio e l’acutezza clinica con cui ha svelato le radici, gli straniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale”.
Nobel per la Letteratura 2022 ad Annie Ernaux
Classe 1940, Annie Ernaux nasce in Normandia, nella cittadina di Lillebonne, da una famiglia di modeste condizioni sociali e trascorre l’infanzia e la giovinezza a Yvetot, dove i genitori, prima operai e poi piccoli commercianti, gestiscono un bar-drogheria. Proprio dalle sue radici e condizioni sociali partono i suoi romanzi, un’indagine apprezzata dall’Accademia, che ha così giustificato l’assegnamento del Premio: “Nei suoi testi emergono forti disparità di genere, di lingua e di classe“. Temi forti che non fanno sconti: solitudine, povertà, aborto, matrimoni tristi. Per scriverli Annie attinge dall’autobiografico. Sul sito della casa editrice Orma si legge che Ernaux “ha reinventato i modi e le possibilità dell’autobiografia, trasformando il racconto della propria vita in acuminato strumento di indagine sociale, politica ed esistenziale. Considerata un classico contemporaneo, è amata da generazioni di lettori e studenti”.
A partire dai suoi. Conclusi gli studi all’Università di Rouen, Annie ha infatti ottenuto l’abilitazione per l’insegnamento, iniziando la sua carriera di docente di lettere moderne in un liceo, un lavoro, ma prima di tutto una passione, sempre portata avanti, insieme all’impegno sociale e politico. Negli anni Settanta milita nel movimento femminista e scrive articoli per Le Monde, nel 1974 pubblica poi il primo di una lunga serie di romanzi, tra cui “Il posto”, che nel 1984 vince il Premio Renaudot. Nel 2000 inizia la stesura de “Gli anni“, che sarà pubblicato nel 2008, ottenendo numerosi riconoscimenti e seguito da altri memorabili titoli: “L’altra figlia”, una lettera indirizzata alla sorella mai conosciuta perché morta prematuramente, “L’Atelier noir”, una raccolta di riflessioni sulla scrittura, e “Écrire la vie”, che raccoglie suoi scritti autobiografici e brani e foto tratte dal suo diario. Del 2016 è invece “Memoria di ragazza” in cui, sessant’anni dopo, l’autrice parla dell’estate del 1958, quella in cui compì 18 anni e sperimentò il suo primo rapporto sessuale, un’esperienza vissuta lontana da casa e percepita come vergogna.
Un’opera letteraria che, nel suo insieme, spesso rifugge dai generi e che è piuttosto un misto di autobiografia, narrativa, diaristica, tra l’altro. Ma anche sociologia, perché nei romanzi di Ernaux il vissuto personale è sempre un prodotto sociale, mai distaccato, un modo di scrivere per poter essere “etnologa di sé stessa” e non cadere nel tranello delle ricostruzioni retrospettive illusorie. Un lavoro “senza compromessi e scritto in un linguaggio semplice e pulito”, ha dichiarato Anders Olsson dopo la cerimonia di premiazione. Una carriera, infine, che gli è valsa il Premio Strega Europeo nel 2016, il Premio Marguerite Yourcenar nel 2017, il Premio Hemingway per la Letteratura nel 2018, fino al più ambito Premio Nobel per la Letteratura 2022, che la consacra ora a livello internazionale. “È un grande onore e una grande responsabilità“, ha commentato la scrittrice.
Le edizioni precedenti del Premio e i prossimi appuntamenti
Ad aggiudicarsi il Premio Nobel per la Letteratura lo scorso anno era stato lo scrittore inglese di origini tanzaniane Abdulrazak Gurnah. Sono attesi ora i prossimi appuntamenti per il conferimento del Nobel per la Pace e per l’Economia, che saranno annunciati rispettivamente domani e lunedì prossimo.