Lutto nel mondo del calcio: Gian Piero Ventrone, componente dell’attuale staff di Conte al Tottenham ed ex Juventus, è scomparso a 62 anni. Soprannominato il “Marine”, perché prima della carriera calcistica aveva intrapreso quella militare, Gian Piero Ventrone è un volto noto nel mondo del calcio. Oltre al recente ruolo nel lo staff di Antonio Conte agli Spurs, il preparatore ha avuto un ruolo di rilievo per diversi anni alla Juventus. È scomparso a 62 anni per un male incurabile.
Ventrone, scomparso a 62 anni
Nella mattina di giovedì 6 ottobre, il mondo del calcio è rimasto scosso dalla notizia della morte di Gian Piero Ventrone. Un preparatore che ha contribuito alle vittorie di tanti allenatori italiani, ultimo dei quali Antonio Conte. È scomparso a 62 anni il “Marine”, a causa di malore improvviso che lo ha colpito in questi ultimi giorni. Ventrone ha lavorato alla Juventus in due cicli, dal 1994 al 1999 e dal 2001 al 2004. L’ultimo impiego, come già accennato, è quello agli Spurs. Il club inglese ha così dato la notizia sui canali social: “Siamo devastati nell’annunciare la scomparsa del preparatore atletico Gian Piero Ventrone. Mancherà molto a tutti al Club e i nostri pensieri sono con la sua famiglia e i suoi amici in questo momento incredibilmente triste”. Gian Piero Ventrone, oltre a lavorare nella Juventus, si era legato ad Antonio Conte, che ha seguito anche nelle esperienze al Bari e al Siena. Ha anche avuto esperienze allo Jiangsu Suning e nel Guangzhou Evergrande con Fabio Cannavaro. Oltre alla carriera da preparatore atletico, Gian Piero Ventrone è stato per una stagione vice allenatore dell’Ajaccio.
Il ricordo della Juventus
Con un lungo comunicato pubblicato sul sito ufficiale, la Juventus ha salutato Gian Piero Ventrone, che ha lavorato in bianconero dal 1994 al 1999 e dal 2001 al 2004. Ecco la nota: “Se n’è andato uno dei nomi “storici” della Juve a cavallo dei due secoli. Gian Piero Ventrone ci ha lasciato all’età di soli 62 anni: ha lavorato per tante stagioni come preparatore atletico bianconero, dal 1994 al 1999, contribuendo, insieme a Mister Lippi, a costruire e a prendersi cura di una Juve che ha vinto di tutto, in Italia e in Europa. Ventrone è tornato a Torino poi dal 2001 al 2004, arricchendo il suo (e nostro) palmares di altre vittorie. Un metodo innovativo, una cura della condizione fisica ispirata a criteri moderni, che ha fatto scuola in Italia e all’estero: Ventrone era, sempre con Lippi, nello staff dell’Italia Campione del Mondo 2006, e ha continuato ad arricchire la sua carriera di esperienze importanti, in Francia, in Cina e in Inghilterra, dove ha vissuto le ultime sue avventure. Ricorderemo sempre la sua figura discreta, la sua cura dei dettagli, la sua filosofia del lavoro, e soprattutto quello che forse è stato il suo talento più grande: capire come il calcio (e quindi una delle sue componenti fondamentali, la tenuta fisica e atletica) stesse gradualmente entrando in una nuova era. Una nuova era che, in parte, ha contribuito a scrivere. Ciao, Gian Piero”.