La Champions League femminile partirà a fine ottobre e, oltre alla Juventus, vedrà partecipare per la prima volta nella sua storia anche le ragazze di mister Spugna. Le giallorosse, infatti, dopo aver battuto Glasgow City e Paris Fc nei primi incontri di qualificazione, sono riuscite ad avere la meglio anche sullo Sparta Praga, accedendo così alla fase a gironi.
Olimpico pieno ed indisponibile per ospitare la Champions League femminile
Subito dopo il passaggio alla fase a gironi, però, la vera domanda è stata dove la Roma avrebbe giocato le partite casalinghe della Champions League femminile. Il Tre Fontane, storico campo dell’Eur e casa proprio della sezione rosa giallorossa, nonché della primavera, non rispetta gli standard minimi della Uefa e di conseguenza si è dovuto optare per un altro campo.
La prima idea era, ovviamente, ricaduta sullo Stadio Olimpico, che, però, è stato immediatamente bocciato per il calendario di eventi troppo fitto. Per trovare un campo disponibile si è dovuti arrivare a Latina, più precisamente al Francioni, campo di casa della squadra locale che milita in Serie D. Una scelta sicuramente non delle migliore, ma obbligata vista la sola presenza dell’impianto di Viale dei Gladiatori in tutta la capitale. Una situazione che rende ancor più chiara le difficoltà che si incontrano oggi a Roma nel fare sport.
Il percorso della Roma nella Champions League femminile inizierà il 20 ottobre in “casa” contro lo Slavia Praga, mentre sei giorni dopo le giallorosse voleranno in Austria per affrontare il St. Polten. Il 23 novembre, invece, sarà la volta delle campionesse di Germania del Wolfsburg, con il ritorno fissato per l’8 novembre. Il 16 dicembre, poi, si giocherà l’ultima partita casalinga di nuovo con le austriache del St. Polen, prima dell’ultima trasferta del girone, sei giorni dopo in Repubblica Ceca.