Quitfluencer: che cos’è? E’ un fenomeno in grande crescita secondo una recente ricerca di Adecco pubblicata qualche ora fa: il “Global Workforce of the Future” del gruppo attivo nei servizi dedicati alla gestione delle risorse umane che evidenzia il numero crescente dei lavoratori che scelgono spontaneamente di dimettersi dal proprio posto di lavoro perché spinti da un malessere generale. Il 27% dei lavoratori a livello globale infatti cercherà, secondo il report, di cambiare posto nei prossimi 12 mesi e questo si potrebbe ripercuotere sulle sorti del mondo lavorativo e sulle aziende che perderanno sempre più forza lavoro facendo restare scoperte almeno per un periodo, lungo o breve che sia, le proprie mansioni. Tutto questo infatti potrebbe generare il così detto “quitfluencer”.
Che cos’è il quitfluencer
Quitfluencer, che cos’è il fenomeno delle grandi dimissioni.
Secondo il report stilato da Adecco , 7 lavoratori su 10 ammettono, infatti che vedere i colleghi dimettersi li spinge a prendere in considerazione l’idea di imitarli con un 50%che poi si dimette effettivamente. Ma a cosa è dovuta l’emulazione dei colleghi che li spinge alle dimissioni? Sicuramente in primis si inizia a guardare molto di più al benessere della propria persona: ultimamente un lavoratore punta di più a cercare un lavoro che dia il tempo anche di stare in casa a curare i propri affetti personali, preferendo così un lavoro anche da casa o uno che dia il giusto peso al benessere della persona bilanciando al meglio anche il tempo libero che un lavoratore può avere e le pause effettivamente rispettate sul posto di lavoro stesso. La situazione lavorativa mondiale ma anche quella nostrana purtroppo non è tutta rose e fiori e ogni azienda ha al suo interno qualche lavoratore scontento per svariati motivi e che decide dopo tempo di lasciare il suo posto fisso. Una volta ricevuta un’offerta di lavoro che valga la pena, la persona condivide apertamente la buona notizia e rivela con entusiasmo ai colleghi il significativo aumento della retribuzione o comunque delle prospettive migliori in un altro posto di lavoro e da ciò può avvenire un effetto domino: altri lavoratori inizieranno a riflettere sulle condizioni svantaggiose in cui si trovano e si domanderanno se valga ancora la pena rimanere in quell’azienda. La decisione di altri colleghi potrà insomma spingere altri lavoratori a prendere coraggio e compiere questo grande passo e da qui potrebbero avvenire le così dette “grandi dimissioni” con sempre più persone che abbandoneranno il lavoro a favore di un altro tipo di azienda che guardi anche e soprattutto al vero benessere fisico e intellettivo dell’individuo rischiando di lasciare “svuotato” per un periodo il posto lavorativo nel quale si trovava fino a poco prima e creando delle perdite a scapito del datore di lavoro.