Missili Corea-Giappone. La Corea del Nord ha fatto sapere di avere deciso il lancio di missili di questa notte come “misure di contrasto” contro le esercitazioni militari statunitensi e sudcoreane. Il ministero degli Esteri della Corea del Nord ha precisato che i recenti lanci di missili sono stati “misure di contrasto” contro le esercitazioni militari congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud. Mentre il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito per discutere del lancio di martedì di Pyongyang di un missile balistico a raggio intermedio sul Giappone, la Corea del Nord ha affermato in una dichiarazione che tali lanci erano “le giuste misure di contrasto dell’esercito popolare coreano le tensioni militari nella penisola coreana”.

La Corea del sud aveva reso noto il lancio di due nuovi missili balistici lanciati nel Mar del Giappone:

“Le nostre forze armate hanno rafforzato il monitoraggio e la sorveglianza e stanno mantenendo la massima prontezza in coordinamento con gli Stati Uniti”,

così lo Stato Maggiore di Seul in un comunicato.

Missili Corea-Giappone, Pyongyang: “Misure di contrasto”

La Corea del Nord ha condannato gli Stati Uniti e quelli che definisce suoi Paesi satelliti per avere fatto ricorso “ingiustificatamente” al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per i lanci missilistici dei giorni scorsi, che definisce “giuste misure di controazione” alle esercitazioni congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud che “inaspriscono le tensioni militari nella penisola coreana”. Lo si legge in una breve nota del ministero degli Esteri nord-coreano, diffusa dall’agenzia di stampa del regime di Kim Jong-un, la Korean Central News Agency. Contemporaneamente alla diffusione della nota, Pyongyang, secondo i rilevamenti di Corea del Sud e Giappone, ha effettuato un nuovo test, lanciando due missili balistici a corto raggio verso il Mare Orientale, o Mar del Giappone, che sarebbero finiti al di fuori della Zona Economica Esclusiva del Giappone.

Gli Stati Uniti hanno condannato il nuovo lancio di missili da parte della Corea del Nord, definendolo una violazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Uniti e una minaccia alla comunità internazionale. Lo ha dichiarato in serata un portavoce del dipartimento di Stato, che però ha aggiunto che l’obiettivo è cercare un “approccio diplomatico”. Per questo è stato lanciato un appello alla Corea del Nord perché si apra al dialogo.