Chelsea-Milan, Pioli fa autocritica ed ammette i limiti palesati nel match perso nettamente dai suoi ragazzi a Stamford Bridge. Un 3-0 che ridimensiona le ambizioni europee dei rossoneri. Il passaggio del turno è in salita. Dopo il pari di Salisburgo e la vittoria con la Dinamo Zagabria, la sconfitta contro i blues può diventare determinante per il proseguo del cammino in Champions League. Fondamentale l’impegno della settimana prossima, che vedrà Giroud e compagni ospitare il Chelsea a San Siro, in un vero e proprio spareggio. Ai microfoni di Sky, Stefano Pioli ha analizzato così il passo falso in terra britannica: “Noi dovevamo far meglio. Avevamo cominciato bene la partita, poi ci siamo disuniti e abbiamo commesso troppi errori tecnici, che contro questo tipo di avversario paghi. Siamo andati in difficoltà. Non contano gli assenti. Credo che la squadra sia pronta per affrontare questo tipo di gare, ma abbiamo fatto degli errori e la partita è diventata difficile”. L’allenatore dei rossoneri ha poi aggiunto: “Lo spogliatoio era giustamente deluso, arrabbiato per non aver messo in campo la miglior partita possibile, ma questa sconfitta dovrà aiutarci per la prossima partita. Ci deve aiutare a crescere. Abbiamo l’opportunità di dimostrare che squadra siamo già da sabato”.

Chelsea-Milan, le parole di Pioli

Chelsea-Milan, Pioli ha esaminato le dinamiche che hanno caratterizzato il match: “Non abbiamo cominciato male, ma soprattutto nelle scelte abbiamo forzato. Abbiamo perso un po’ di distanza. Noi potevamo fare qualcosa di più al di là delle loro qualità. Da cosa sono dettati gli errori? Non c’entra la poca esperienza o chi non c’era: dovevamo essere più lucidi e precisi. Nel recupero palla e nella gestione siamo stati meno brillanti”. Il raddoppio del Chelsea, arrivato ad inizio ripresa, è parso decisivo per le sorti del match: “Il secondo gol ha cambiato la nostra mentalità. Non è semplice, non siamo riusciti a rimanere così squadra come facciamo di solito: a questi livelli la paghi a caro prezzo”. Sui cambi: “Ho bisogno di dare minutaggio a chi rientra dagli infortuni e ho bisogno di far riposare chi sta giocando tanto. in questo momento così pieno di impegni ho pensato fosse la scelta giusta”.