“Non è strano che si parli di ministri tecnici, fanno tutti così. Il M5s addirittura ha scelto un tecnico per fare il presidente del Consiglio. Quando devono andare al governo e sono in campagna elettorale dicono che bisogna uscire dall’euro, che le barche dei migranti vanno affondate; poi quando vanno al governo sembrano la reincarnazione di Draghi“. Così Carlo Calenda, leader del terzo polo, ha commentato a Zapping su Rai Radio 1. Il riferimento, tutt’altro che velato, è a Giorgia Meloni. La vincitrice delle elezioni politiche, in aria di premiership, ha chiesto al governo uscente – quello Draghi – di guidare la transizione. Aspetto pungolato da Calenda.
L’affondo di Calenda
Contemporaneamente l’affondo di Calenda è arrivato anche da Twitter: “Con i populisti è sempre lo stesso: all’opposizione dicono che l’UE va ribaltata, i barconi affondati e promettono tutto; quando arrivano al governo nominano i tecnici, diventano europeisti e spiegano che per responsabilità istituzionale non possono mantenere le promesse”. E ancora: “Il populismo in Italia è una strategia di marketing per arrivare al governo. E tutto sommato non sarebbe neanche drammatico, se non fosse che avendo gestito nella loro vita poco o nulla, quando devono governare distruggono ciò che resta della macchina pubblica e sprecano soldi”.