Ultime battute a Palazzo Chigi per Mario Draghi, il quale ha presieduto oggi pomeriggio il Consiglio dei Ministri dedicato soprattutto alla regolamentazione dei concorsi pubblici dopo aver condotto la cabina di regia sul Pnrr. Proprio su quest’ultima tema il premier dimissionario si augura di lasciare l’eredità più sostanziosa al suo successore.
Pnrr, Draghi ribadisce l’importanza strategica delle riforme
Alle 15 circa Mario Draghi ha aperto i lavori sulla cabina di regia del Pnrr, dossier su cui ha concentrato la maggior parte delle energie dal 14 luglio (giorno della caduta del governo) fino a oggi.
Il Pnrr è un’occasione unica per il rilancio dell’Italia, per il superamento delle diseguaglianze territoriali, di genere e di generazione che bloccano il nostro Paese. La sua piena attuazione è fondamentale per la nostra credibilità verso i cittadini e i partner internazionali. Dobbiamo mantenere gli impegni presi e, per farlo, c’è bisogno del sostegno di tutti
Poi, una precisazione sulle tempistiche:
Non ci sono ritardi nell’attuazione del Pnrr. Se ce ne fossero, la Commissione europea non verserebbe i soldi. Nella Cabina di Regia dello scorso dicembre, avevo chiesto il massimo sforzo per continuare a portare avanti il Piano. Voglio ringraziare in particolare gli enti territoriali – i Comuni e le Regioni – per il lavoro che svolgono quotidianamente accanto all’amministrazione centrale. Grazie al vostro lavoro, oggi possiamo dirci pienamente soddisfatti dei risultati raggiunti.
Mario Draghi commenta le fasi del Pnrr
Terminato il discorso introduttivo si passa allo stato dell’arte, con le tranche di ottobre e novembre riviste per completare almeno il 50% delle riforme previste:
La prima fase, dedicata al disegno e all’approvazione delle riforme, è ormai esaurita. Nei prossimi mesi e nei prossimi anni occorre attuarle integralmente sul campo, e monitorarne i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi indicati. Per quanto concerne gli investimenti, la fase relativa alle procedure per l’assegnazione delle risorse pubbliche ai soggetti vincitori è in gran parte terminata: occorre ora fare in modo che gli investimenti vengano portati a termine nei tempi e nei modi previsti, in maniera trasparente e onesta.
Sull’inflazione invece e le mosse attutate:
Per rispondere all’aumento del tasso d’inflazione, abbiamo rafforzato gli strumenti per adeguare i costi delle opere all’andamento dei prezzi. Abbiamo inoltre assicurato un incisivo sistema di monitoraggio e di controllo degli interventi anche al fine di evitare frodi e infiltrazioni criminali. È essenziale dimostrare che le risorse siano spese correttamente e che le riforme e gli investimenti siano portati a termine come previsto. Il Piano REPowerEU, destinato ad assicurare l’autonomia energetica dalla Russia con l’inserimento di un nuovo capitolo nei PNRR nazionali, rappresenta la sfida per i prossimi mesi.
Il presidente del Consiglio ha poi rassicurato sul fatto che il testimone sarà raccolto e portato avanti con la stessa solerzia dal futuro Esecutivo:
Ora spetta ovviamente al prossimo governo continuare il lavoro di attuazione, e sono certo che sarà svolto con la stessa forza ed efficacia. Al momento non ci sono ritardi nell’attuazione del Piano sulla tabella di marcia, anche perché altrimenti la Commissione Ue non avrebbe versato i soldi della seconda rata.