Fonti interne a Fratelli d’Italia raccontano di una Giorgia Meloni nuovamente carica e motivata, almeno all’interno del Comitato Esecutivo del partito, per farsi trovare pronta in caso di leadership al governo. Un atteggiamento ben diverso da quello di basso profilo tenuto in pubblico e davanti ai microfoni dei giornalisti:
La situazione sull’eventuale prossima squadra di governo è ancora molto fluida, tuttavia siamo pronti a stringere i tempi in relazione alle contingenze interne e internazionali. Caro bollette? Il nostro intento è di attuare nuove misure in tempo utile per la prima scadenza fattibile, ossia la Manova.
Quanto alle mosse sulla squadra di governo:
Intendiamo mettere in piedi il Consiglio dei ministri più autorevole e di alto profilo possibile. Questo significa che non sarà composto per risolvere beghe interne di partito o proponendo qualsiasi nome o per rendite di posizione. Si parte dalla competenza e se quella migliore dovesse essere trovata al di fuori degli eletti, a partire da FdI, questo non sarà certo un limite. E questo non cambia la natura fortemente politica del governo perché i governi sono politici quando hanno un mandato popolare, un programma definito, una visione chiara e una guida politica.
Governo, Meloni parla di rapporti distesi con gli alleati
Giorgia Meloni è carica come una molla e la settimana abbondante di meditazione chiusa all’interno di via della Scrofa, sede di Fratelli d’Italia, ha ridato grande entusiasmo ed energia alla parlamentare romana in vista del futuro governo. Stuzzicata come altri esponenti sulla questione del governo tecnico, la leader ha replicato così:
Se dovessimo ottenere il mandato dal presidente Mattarella, posso garantire che il nostro sarà un governo politico, forte e coeso, con un programma chiaro e un mandato popolare. Non siamo qui per imporre nomi non all’altezza o bilancini: io ci voglio mettere la faccia e comporre un Esecutivo di alto profilo con figure all’altezza della difficile situazione che stiamo vivendo
Se in un dicastero l’alleanza di centrodestra non offrirà alla causa degli italiani esponente di livello adeguato, non ci sarà alcun problema ad affidare a un tecnico quell’incarico. Totoministri? I nomi si fanno al Capo dello Stato per correttezza istituzionale
Poi uno sguardo sul delicato presente in cui l’Italia è immersa:
Ereditiamo una situazione difficile: i ritardi del Pnrr sono evidenti e difficili da recuperare e siamo consapevoli che sarà una mancanza che non dipende da noi ma che a noi verrà attribuita anche da chi l’ha determinata. Ci troviamo di fronte alla fase forse più difficile della storia della Repubblica italiana: siamo nel mezzo di un conflitto, i cui contorni sembrano irrigidirsi ancora di più; restano incognite sul tema della pandemia; viviamo una crisi economica e energetica che sembra destinata a provocare un effetto domino sui prezzi delle materie prime e dei prodotti alimentari. Siamo esposti sul fronte dell’approvvigionamento energetico e in Europa è in atto un confronto senza sconti. Siamo in contatto con il Governo uscente per favorire una transizione ordinata. Abbiamo margini di tempo stringenti ma noi siamo pronti. E abbiamo le competenze e le capacità.