L’Italia della pallavolo batte il Giappone e si rimette in marcia, dopo la sconfitta di ieri contro il Brasile. Le Campionesse d’Europa hanno vinto per 3-1 (20-25; 25-20; 25-14; 25-15) e hanno conquistato la sesta vittoria, confermandosi in testa alla Pool E della seconda fase e mettendo una sigillo quasi definitivo sulla qualificazione ai quarti di finale.
Ora, un giorno di riposo, poi si tornerà in campo a Rotterdam venerdì 7 ottobre, contro l’Argentina, sulla carta l’avversaria più semplice del gruppo: un successo garantirebbe il passaggio aritmetico del turno. La partita di oggi ha visto un primo set complicato, le azzurre hanno faticato a mettere giù il pallone e hanno sofferto la difesa avversaria. Ishikawa e Inoue grandi protagoniste, mentre l’Italia di Mazzanti rimaneva nettamente sottotono.
Anche il secondo set non è iniziato al meglio, ma sul 5-8 si è accesa la luce. Da quel momento le campionesse d’Europa hanno dominato: servizio implacabile, attacco ottimo, muro feroce e Giappone messo sotto in diversi fondamentali.
Le parole di Mazzanti
Alla fine, l’Italia ha debordato nel terzo e nel quarto set: non c’è stata storia. Questo il commento del C.T. Mazzanti ai microfoni della Rai:
“Era importante soprattutto riprendere un po’ di fluidità nel gioco, perché ieri non ci è piaciuto. Anche oggi nel primo set eravamo un po’ con lo zaino di ieri, poi ce lo siamo tolti piano piano. Bravissime ancora una volta nel muro-difesa, forse in attacco abbiamo gestito un po’ per non rischiare i colpi ed evitare troppi errori. Dobbiamo fidarci di quello che abbiamo fatto sino ad ora e questa partita era importante per ripartire, adesso ci serve riprendere la nostra qualità che è anche superiore.”
“Con il Giappone se non fai i colpi giusti, diventa tostissimo gestire il loro contrattacco. Sul cambio palla hanno un’idea che riusciamo a gestire meglio, mentre sul contrattacco diventa più difficile. È tanto tempo che non giocavamo con il Giappone. Con loro bisogna fare alcune cose molto bene, come scegliere che lato murare. All’inizio ci abbiamo messo un po’ a prendere le misure, poi mano a mano abbiamo fatto sempre meglio“