Udienza chiave nel processo Ruby Ter che ha coinvolto la diretta interessata del procedimento giudiziario, ossia la Karima El Mahroug. Soprannominata per l’appunto “Ruby”, la giovane marocchina ha presenziato all’arringa difensiva dei due legali, Paola Boccardi e Jacopo Pensa, esprimendo il suo stato d’animo tormentato ai cronisti all’uscita dall’aula.
Ruby Ter, le dichiarazioni dei legali nell’arringa difensiva
Nel lungo iter del processo Ruby Ter è il giorno dell’arringa della difesa, cioè di Karima El Mahroug, tra i principali attori del quadro giudiziario. Assistita dai legali, la 29enne marocchina era chiamata a difendersi dalle richieste dei pm che lo scorso maggio presentarono una proposta pari a cinque anni di reclusione.
Di seguito le dichiarazioni salienti del legale Paola Boccardi:
Karima non ha mai ritrattato le proprie dichiarazioni: ha sempre detto che non ha mai compiuto atti sessuali con Silvio Berlusconi e questo è un passaggio abbastanza importante. Se poi la Procura intende contestare il reato di prostituzione minorile, accusa poi caduta nel primo processo, vuol dire che non le ha creduto
Se oltre a ciò fosse vero che la mia assistita avrebbe ricevuto una somma pari a cinque milioni di euro da Berlusconi, in quel momento non si trovava nella posizione di pubblico ufficiale e non potrebbe essere accusata di corruzione. Oggi processiamo una donna profondamente diversa da quella descritta nel procedimento, ma che si porta dietro un marchio inciso sulla pelle, indelebile
Karima non parla di Berlusconi
La palla passa successivamente al collega Jacopo Pensa, che segue la stessa linea difensiva:
L’unico obiettivo delle domande a lei rivolte nel processo ‘Ruby bis’ era quello di far ammettere che le cene ad Arcore erano hard. Ma che domande sono mai queste da rivolgere a una neomaggiorenne? Oggi siamo qui per processare le presunte bugie e false testimonianze ma la verità è che la Procura all’epoca non ha aiutato, assistito o considerato Karima come una minore che andava salvata, preoccupandosi solo di bollarla come prostituta
Forse è stato meglio così perché quel mancato aiuto ha generato una donna vera, la vita le ha insegnato quello che l’ha fatta diventare oggi. Io ti auguro cara Karima di trovare dei giudici terzi, equidistanti, giusti, che devono contribuire alla giusta sentenza, buona fortuna Karima!
Infine, ecco le parole alla stampa della 29enne:
L’unico augurio che mi faccio è che questa vicenda sia chiusa il prima possibile, di mettermi alle spalle questo grande incubo e di riavere indietro la mia vita. Per me è stata una giornata veramente emozionante, è la prima volta che mi sento difesa in un’aula come questa