La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, proporrà ai vertici dell’Unione Europea di attuare un sistema simile a quello di Spagna e Portogallo per limitare le tariffe delle forniture energetiche, oltre a stabilire delle misure per fissare un tetto al prezzo del gas. Ecco l’analisi
Von der Leyen: ”La Commissione ha iniziato a lavorare sul tetto al prezzo del gas”
Il capo dell’esecutivo europeo, in un discorso alla plenaria di al Parlamento europeo a Strasburgo, è tornata a parlare del tetto al prezzo del gas aprendo alla possibilità di fissare un “cap”:
Siamo pronti a discutere di un cap al prezzo del gas utilizzato per produrre energia elettrica. Questo cap sarà il primo passo verso una riforma strutturale del mercato elettrico.
La Presidente della Commissione Europea ha dichiarato anche che il prezzo massimo del gas dovrebbe essere una misura temporanea fino a quando l’UE non fisserà un nuovo prezzo di riferimento e deve essere progettato “correttamente” per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento.
La Commissione ha già iniziato a lavorare su questo.
“Dobbiamo rafforzare gli acquisti congiunti di gas”
Sempre in tema di gas, Ursula Von der Leyen ha parlato di un’altra misura volta a ridurre la concorrenza tra gli Stati membri:
L’anno prossimo dovremo riempire di nuovo gli stoccaggi e dobbiamo evitare lo scenario in cui gli Stati membri si fanno concorrenza tra loro per avere il gas, portando su i prezzi per l’Europa. Abbiamo ridotto il nostro consumo di gas di circa il 10%. Le forniture di gas russe da gasdotto sono diminuite dal 40% al 7,5% di oggi. Abbiamo compensato questa riduzione con l’aumento delle importazioni di Gnl e gasdotti, principalmente dai nostri fornitori affidabili come gli Stati Uniti e la Norvegia.
Sorveglianza satellitare per proteggere i gasodotti
Infine, la presidente ha anche indicato cinque punti per proteggere le infrastrutture energetiche dell’Ue, per indicare una sorta di vademecum su cui tarare il percorso europeo del prossimo anno anche in relazione ai rapporti con Nato e USA:
Primo punto, dobbiamo essere più preparati, e in tal senso abbiamo approvato una nuova legislazione che rafforzerà la resilienza delle entità critiche dell’UE. In secondo luogo, dobbiamo sottoporre a stress test la nostra infrastruttura, al fine di identificare i suoi punti deboli e preparare la nostra reazione a interruzioni improvvise. Il terzo punto consiste nell’aumentare la nostra capacità di risposta attraverso il nostro meccanismo di protezione civile dell’Unione già in atto. In quarto luogo, faremo il miglior uso della nostra capacità di sorveglianza satellitare per rilevare potenziali minacce. Infine, rafforzeremo la cooperazione con la Nato e i partner chiave come gli Stati Uniti su queste questioni critiche.
Fondi comuni per combattere l’inflazione
Ieri si era registrata una spaccatura sulla proposta lanciata dai commissari Gentiloni (Italia) e Breton (Francia) di replicare uno strumento come Sure (l’assicurazione europea contro la disoccupazione adottata durante la crisi del Covid) per l’emergenza energetica. Proposta che ha subito trovato la contrarietà di Germania, Olanda o Austria. Su questo von der Leyen ha parlato dell’importanza di potenziare ulteriormente RePowerEU con ulteriori finanziamenti comuni. In questo modo tutti gli Stati europei potranno accelerare gli investimenti necessari.