Devis Mangia denunciato per molestie sessuali dalla federcalcio maltese: l’ex ct della Nazionale Italiana Under 21 era stato prima sospeso, dopo una segnalazione di un suo calciatore, ed ora denunciato alla polizia.

Devis Mangia sospeso dalla Malta Football Association per molestie sessuali

La stampa maltese ha comunicato il provvedimento di sospensione che è stato adottato dalla Malta Football Association (MFA) in seguito ad una denuncia che è stata presentata da un suo calciatore della Nazionale.

Lo ha fatto attraverso la pubblicazione di una nota ufficiale, comunicando che l’italiano Devis Mangia è stato “temporaneamente sollevato dalle sue funzioni di capo allenatore delle squadre nazionali a seguito di una segnalazione ricevuta su presunta violazione delle sue politiche.

Il commissario tecnico ha dato la sua piena disponibilità per l’accertamento dei fatti in questione. Per la partita contro Israele la squadra sarà guidata dal vice allenatore, Davide Mazzotta.

La federazione non rilascerà ulteriori commenti fino a quando i prossimi passi non saranno discussi dai rispettivi organi decisionali in modo aperto e trasparente”.

Devis Mangia denunciato per molestie sessuali dalla federcalcio maltese: la nota dell’ex ct della Nazionale Italiana Under 21

Dopo il provvedimento di sospensione che è stato preso dalla MFA, Devis Mangia si è difeso pubblicando una nota:

“Alla luce di quanto riportato dai media nazionali, è mio dovere precisare che non ho mai posto in essere, né ora né in passato, comportamenti lesivi della dignità personale o sessuale nei confronti di alcun giocatore o tesserato della Federazione”.

La denuncia della madre di un suo ex calciatore: “Gli ha chiesto della sua attività sessuale, poi gli ha fatto delle avance dirette”

Dopo il provvedimento di sospensione adottato dalla federcalcio maltese nei confronti di Devis Mangia, è arrivata anche un’ulteriore denuncia nei confronti dell’ex ct della Nazionale Italiana Under 21 da parte della mamma di un suo ex calciatore.

Ancora da verificare la segnalazione, che è stata riportata anche in televisione, in merito a dei fatti avvenuti cinque anni fa.

La madre ha raccontato del periodo di profonda depressione vissuta dal figlio, in seguito agli abusi sessuali e alle aggressioni da parte di Devis Mangia, quando i due erano all’Universitatea Craiova:

“Prima gli ha chiesto della sua attività sessuale, poi ha iniziato a fargli delle avance dirette. È stato aiutato dal club a scappare”.

La mamma del calciatore ha parlato anche di un episodio nel quale il figlio sarebbe stato aggredito dall’allenatore, in seguito al suo rifiuto alle sue avance:

“Quando l’ha cambiato, gli è passato accanto e ha detto in italiano ‘Ti spacco la faccia nello spogliatoio’. Pensavo fossero parole a caldo, ma so da Razvan, da quello che ricorda, che Mangia gli mise una mano al collo e lo inchiodò al muro. Non ricorda più niente.

Però voleva lasciare la squadra e non parlare più con il tecnico, solo con Mihai Rotaru (che detiene il 10% delle quote del club, ndr), ma non era in Romania in quel momento. Abbiamo cercato di parlare con qualcuno e ci hanno detto che avrebbe parlato con l’allenatore, ma quando il club ci ha richiamato ci ha riferito che né lui né i giocatori sapessero qualcosa. Il fatto che Mangia abbia mentito è stata la ciliegina sulla torta”.

Infine, la donna ha raccontato di essere riuscita a parlare con Rotaru:

“Abbiamo sentito che la decisione è stata presa sotto la nostra pressione. La società poi ci ha chiamato e ci ha ringraziato per non aver fatto nulla e mi è stato riferito che Mangia aveva lasciato il paese”.

Devis Mangia denunciato per molestie: il comunicato di Malta Football Association e la risposta di Ceferin

La federcalcio maltese ha comunicato di aver preso la decisione di denunciare Devis Mangia e di continuare a monitorare costantemente le segnalazioni che arrivano, chiedendo anche consiglio alla Fifa e alla Uefa su come comportarsi:

“Sebbene il caso sia ancora nella fase delle accuse, la gravità delle affermazioni rende imperativo per l’Associazione chiedere consiglio sia alla FIFA che alla UEFA, adottando lo stesso approccio utilizzato nei casi relativi a problemi di integrità nel calcio internazionale”.

Ecco come ha risposto il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin:

“Conosco la questione. Ho parlato con la Federazione maltese in questi giorni e credo che si stiano già facendo indagini per capire meglio cosa è successo.

E’ una questione molto seria, preferisco non parlare non conoscendo i fatti e i risultati dell’inchiesta. Non vedo perché la Uefa dovrebbe prendersi responsabilità: certamente dovremo aiutare a risolvere il caso, ma come potevamo sapere cosa sarebbe successo?”.