Un messaggio di coraggio viene da Livorno. E’ una notizia che riporta il quotidiano La Nazione. 

Fabrizio Torsi ebbe un incidente il 17 agosto 1984. Stava rientrando in Vespa da Rimini con un amico, gli caddero gli occhiali, la Vespa perse aderenza e finì sotto un camion. Il suo amico Stefano morì, Fabrizio da allora è in carrozzina. Stefano sarebbe voluto diventare un deejay, Fabrizio un poliziotto. “Tre giorni dopo l’incidente sarei dovuto andare a Roma per iniziare la carriera nella polizia di Stato”. Invece, da allora è su una carrozzina ma il sogno di diventare poliziotto non lo ha abbandonato e, grazie all’interessamento del questore di Livorno Massucci, ha ricevuto dalle mani del capo della polizia Lamberto Giannini quella pergamena che vale una vita. Ora è poliziotto ad honorem. Per lui è stato come rialzarsi dalla carrozzina.

La storia coraggiosa di Fabrizio, poliziotto ad honorem

Sono passati quasi quaranta anni da quel giorno in cui è cambiato il percorso della sua vita:

“Pochi secondi – ha raccontato a La Nazione – hanno portano via la valigia della vita con gli stivaletti e i Levis 501. Avevo venti anni e volevo una pistola per farla finita. Poi, un anno dopo, improvvisamente mentre passavo davanti alla vetrina di un negozio, mi sono guardato in carrozzina e ho deciso di vivere, ma come dico io. Ho iniziato a fare le battaglie contro le barriere architettoniche, per avere carrozzine leggere e forniture sanitarie decenti. Non sapevo che si poteva vivere stando seduti”.

Fabrizio c’è riuscito. Nella vita si può cadere ma la forza della volontà può farci rialzare.

Stefano Bisi