Pillole di iodio. La paura che la Russia ricorra all’utilizzo di armi nucleari contro l’Ucraina sta spingendo i cittadini europei all’acquisto di pillole di Iodio. La decisione di comprarle e assumerle è legata alla falsa credenza che la sostanza protegga l’organismo dalle radiazioni nucleari.
Ma il prodotto è inutile contro le radiazioni nucleari e anche dannoso, scopriamo il perché.
Pillole di iodio: secondo gli esperti è inutile e dannoso assumerle
L’inefficacia del prodotto è stata più volte smentita ed è stata nuovamente ribadita dal fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Ircc, Silvio Garattini: “Le pillole allo Iodio, come ormai diciamo da tempo, non servono a nulla contro le radiazioni nucleari” rilasciate in caso di uso della bomba atomica, ha spiegato Garattini. L’esperto, inoltre, intervenendo rispetto al rischio che la Russia opti per il ricorso ad armi atomiche, ha precisato: “L’unica soluzione è evitare una catastrofe nucleare da cui non può proteggerci nulla. Possiamo solo insistere perché la politica e le organizzazioni trovino i mezzi per fermare l’escalation. E anche le persone devono farsi sentire. Per il resto che dire: che Dio ci aiuti”.
“Lo iodio nella vita di tutti i giorni è fondamentale per un corretto funzionamento della tiroide, visto che questa ghiandola endocrina ne ha bisogno per ‘fabbricare’ i suoi ormoni (T3 e T4). Per assicurare il corretto apporto giornaliero di iodio è sufficiente utilizzare il sale iodato al posto del normale sale da cucina“, spiega Pontecorvi, direttore della Uoc di Medicina interna, Endocrinologia e Diabetologia della Fondazione Policlinico universitario Gemelli Irccs e ordinario di Endocrinologia all’università Cattolica, campus di Roma.
La situazione in Italia
Le farmacie smentiscono ma a quanto pare anche in Italia è iniziata la corsa alle pillole di iodio, con l’incubo del nucleare che avanza dopo le minacce di Putin e l’escalation del conflitto in Ucraina. Secondo fonti estere, lo stesso Cremlino avrebbe pubblicato un maxi bando per procedere alla compravendita del prodotto mentre la Polonia avrebbe iniziato la distribuzione delle compresse alla popolazione.
Assumere iodio senza una vera necessità, ricordano i farmacisti, potrebbe avere effetti collaterali a carico della tiroide.
“Nelle farmacie italiane non c’è nessuna corsa all’acquisto delle pillole a base di ioduro di potassio usate per contrastare gli effetti dell’inalazione di iodio radioattivo o una contaminazione. Assumerle ora da parte gli italiani poi non ha nessuno senso“. Lo riferisce Roberto Tobia, segretario nazionale Federfarma, intervenendo sull’escalation di un possibile attacco nucleare della Russia nella guerra con l’Ucraiana. “In Italia abbiamo le scorte di queste pillole e c’è un piano di distribuzione straordinario in caso di vero allarme nucleare anche nelle farmacie, come avviene in altri paesi dove ci sono centrali attive, – ricorda Tobia – Speriamo di non doverlo mai mettere in atto“.
Intanto l’Italia ha un suo piano di emergenza in caso di esplosione nucleare sul territorio o nei paesi dai quali potrebbe arrivare una contaminazione, come accadde a Chernobyl. Nel Piano Nazionale delle misure protettive contro le emergenze radiologiche ci sono diverse indicazioni da dare alla popolazione e questo documento potrà guidare le azioni di autorità e soccorsi in caso di allarme. Tra le indicazioni, c’è anche il ricorso alle pillole allo iodio che dovrebbero servire a impedire l’assorbimento dello stesso iodio, ma radioattivo, da parte della tiroide e a prevenire quindi la malattia.