Guai in vista per quattro writer italiani, arrestati in India dalla polizia del Gujarat (regione nordoccidentale del Paese) con l’accusa di vandalismo: avrebbero “assaltato” a suon di bombolette spray alcune carrozze della metropolitana.

E’ il secondo caso di cronaca in pochi giorni che coinvolge nostri connazionali all’estero, dopo la drammatica vicenda in Iran di Alessia Piperno.

India, i quattro writer ora rischiano la galera

Viaggio di piacere finito male per quattro writer italiani e conclusosi con le manette ai polsi ad Ahmedabad, città dell’India nordoccidentale. Sono i media locali a documentare la vicenda, che vede coinvolti due 20enni abruzzesi e altrettanti marchigiani, ripresi dalle telecamere di sorveglianza mentre disegnavano graffiti sulle carrozze della metropolitana.

Per loro è scattato l’immediato arresto e l’accusa di danneggiamento di bene pubblico: multa di 50mila rupie (630 euro al cambio attuale) e ora il rischio di carcere fino a 12 mesi se si andasse a processo. Ironia del destino, il giorno successivo all’effrazione (domenica scorsa) il premier indiano Narendra Modi avrebbe inaugurato la “Fase 1”, vale a dire un nuovo ramo ferroviario metropolitano in un altro quadrante della città.

I writer sarebbero arrivati in India lo scorso mercoledì da Dubai con un visto turistico di un mese e su di loro pende anche l’ipotesi che possano aver commesso lo stesso reato anche a Mumbai (ma dalle loro ricostruzioni sembra che il tentativo sia stato successivamente abortito). Decisivo sarà il confronto dei “tag” sulle carrozze, la firma identificativa dei graffitari. Ritratti nella foto segnaletica dopo l’arresto, i giovani si difendono e parlano di un “gioco” mentre la sigla “Tas” rinvenuta sulle carrozze sarebbe l’acronimo di “tagliatelle alla salsa”. Nella loro abitazione in affitto le forze dell’ordine hanno trovato un vasto assortimento di bombolette spray dalla gamma di colori piuttosto estesa, uno scenario che complica e non poco la loro posizione di fronte alle autorità locali.