Già ribattezzata come “la più grande perdita di gas metano sottomarina”, la nube generata dalle perdite dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico non sembra essersi interrotta. A una settimana di distanza e dopo i rimpalli di accuse tra l’Ue e la Russia sulla responsabilità dell’eventuale sabotaggio, il gasdotto Nord Stream 2, non ancora operativo, starebbe continuando a liberare masse gassose in acqua: lo riferiscono fonti della Guardia Costiera svedese.
Nord Stream, smentita anche la ricognizione della Danimarca
Nei mesi scorsi la credibilità di Gazprom è stata messa a dura prova dagli avvisi di manutenzione del gasdotto Nord Stream 1, ora è la Guardia Costiera svedese a smentire il comunicato del colosso energetico russo pubblicato solo qualche ora fa:
La pressione nella linea A del gasdotto Nord Stream 2 e in entrambe le linee del gasdotto Nord Stream 1 si è stabilizzata dopo le pause, le fughe di gas si sono fermate.
Estratto del comunicato di aggiornamento di Gazprom
Le indicazioni marittime sono state poi verificate per via aerea da Stoccolma e così riassunte in una nota:
La fuoriuscita di gas è aumentata in dimensioni, la perdita ora ha un diametro di circa 30 metri e potrebbe volerci molto tempo prima che si arresti del tutto.
Estratto dalla nota della Guardia Costiera svedese
Anche la Danimarca aveva comunicato di considerare interrotta la perdita di metano dopo le ricognizioni avvenute ieri attorno all’isola di Bornholm, epicentro del disastro. Più tranquilla la situazione su Nord Stream 1, il gasdotto oggetto di polemiche tra le parti per i continui lavori di manutenzione. Da Bruxelles Ursula Von der Leyen condanna nuovamente l’atto parlando apertamente di sabotaggio:
Questa mattina ho parlato con il premier norvegese Jonas Gahr Store per discutere le inaccettabili azioni di sabotaggio compiute sui gasdotti Nord Stream come minaccia alle relazioni energetiche Ue-Norvegia. Il nostro obiettivo rimane garantire energia a prezzi accessibili e forniture sicure e protette
Il prezzo del gas rimane stabile
L’apparente tranquillità della Russia, che ha accusato l’Occidente di quanto accaduto, non ha intaccato in maniera considerevole l’andamento del prezzo del gas. Alla borsa di Amsterdam, l’indice Ttf si attesta tra i 170 e i 180 euro/MWh, sostanzialmente in equilibrio rispetto alla chiusura di venerdì scorso.