Siamo giunti al 222°esimo giorno della guerra Russia-Ucraina e la situazione nelle ultime ore sembra scaldarsi ulteriormente. In serata ha parlato ancora una volta Zelensky, nel suo classico discorso pubblicato sui social dove annuncia la liberazione di nuovi insediamenti a Kherson. Dagli States fanno sapere che in caso di escalation nucleare da parte di Putin, ci sarà una risposta adeguata e rilevante. Nel frattempo, la Duma ratificherà oggi l’annessione delle quattro regioni dell’Ucraina – dopo il ‘referendum farsa’ – Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia.

Guerra Russia-Ucraina, 222esimo giorno

Ecco le notizie aggiornate di oggi 3 ottobre 2022 sulla guerra Russia-Ucraina.

Zelensky: “Liberati altri due insediamenti a Kherson”

Come detto, il presidente ucraino ha parlato sui social network dichiarando che – oltre alla liberazione della città di Lyman – anche gli insediamenti di Arkhanhelske e Myrolyubivka nella regione di Kherson sono stati riconquistati. Zelensky ha quindi dichiarato di ricevere una situazione aggiornata ogni 10 ore:

Almeno due volte al giorno, al mattino e alla sera, ricevo rapporti dai nostri militari.

Ambasciatore Pontecorvo: “L’Italia continuerà inviare armi a Kiev”

L’Italia non si sottrarrà dal compito di sostenere l’Ucraina con ogni mezzo. In una intervista rilasciata a La Stampa, l’ambasciatore Stefano Pontecorvo è stato chiaro:

Continueremo a muoverci al fianco dell’Occidente, mantenendo e, se necessario, rafforzando le sanzioni nei confronti della Russia e garantendo l’invio di armi all’Ucraina. Sulle armi ho sentito dire che l’apporto italiano è marginale, mentre non lo è affatto. Quando saranno resi pubblici gli elenchi del materiale bellico che stiamo fornendo, si capirà che il nostro contributo alla difesa ucraina è importante. Timori per escalation nucleare? Non credo proprio.

Petraeus (ex generale USA): “In caso di attacco nucleare risponderemmo eliminando ogni forza russa in Ucraina”

Nel frattempo, dagli Stati Uniti rimbalzano le ultime dichiarazioni da parte di David Petraeus, generale in pensione ed ex capo della Cia, il quale ai microfoni di Abc ha anche parlato di una “risposta adeguata” in caso di escalation nucleare dai russi. Petraus ha sostenuto che gli Stati Uniti, insieme alla Nato, “eliminerebbero” le forze russe in Ucraina:

Solo per darvi un’ipotesi, nel caso penso che risponderemmo eliminando ogni forza convenzionale russa che possiamo vedere e identificare sul campo di battaglia in Ucraina e anche in Crimea e ogni nave nel Mar Nero. Un attacco nucleare non potrebbe rimanere senza risposta. Ma non deve essere per forza una risposta maggiore: non è nucleare per il nucleare. Non si vuole, di nuovo, entrare in un’escalation nucleare ma devi dimostrare che questo non può essere accettato in alcun modo.

Ambasciatore Lugansk: “Liberare subito nuove regioni russe”

Come detto poco sopra, in giornata il parlamento russo ratificherà l’annessione delle quattro regioni dell’Ucraina, successivamente ai risultati dei referendum andati in scena sui territori. Ebbene, secondo Rodion Miroshnik – ambasciatore della Repubblica di Lugansk in Russia – l’annessione di questi territori sarebbe un passo verso la pace:

La liberazione dei territori occupati e la smilitarizzazione del nemico è una condizione necessaria per l’instaurazione della pace e della sicurezza nei territori che sono diventati parte della Russia. L’Occidente ha dichiarato una guerra di annientamento, quindi per sopravvivere dobbiamo vincere. È giunto il momento in cui la Russia si sta concentrando per contrattaccare, liberare e difendere i suoi territori. E le ostilità non potranno che intensificarsi ora. E dobbiamo mantenere il terreno.