Caroli Hotels Salento chiude: a causa di una bolletta relativa al mese di agosto con un importo da pagare pari a 500mila euro, la catena sarà costretta a cessare l’attività e a mandare a casa ben 275 dipendenti.
Caroli Hotels possiede cinque strutture ricettive: 3 a Gallipoli, ovvero il Joli park hotel, il Bellavista club e l’ecoresort Le Sirenè, e 2 a Santa Maria di Leuca, ovvero l’hotel Terminal e Villa La Meridiana.
Attilio Caputo, il direttore generale, ha già formalizzato la chiusura con la Prefettura e da questo momento non accetterà più nuove prenotazioni.
Caroli Hotels Salento chiude: le parole del direttore generale Attilio Caputo
Attilio Caputo, il direttore generale di Caroli Hotels, la quale comprende cinque strutture ricettive nei territori di Gallipoli e di Santa Maria di Leuca, ha comunicato la chiusura dell’attività, che “si spegne, a causa degli alti costi dell’energia elettrica, la nostra storica catena alberghiera dopo quasi sessanta anni di attività ininterrotta”.
Caputo, poi, prosegue nelle sue dichiarazioni spiegando che:
“La decisione di interrompere tutti i servizi alberghieri e di ristorazione per i nuovi clienti, onorando fino a scadenza solo i contratti in essere e quelli già stipulati, è stata già inoltrata alla prefettura di Lecce”.
E’ forte per il direttore generale di Caroli Hotels il rammarico per vedere chiusa la propria attività alberghiera, ma anche di dover lasciare ben 275 dipendenti a casa. Proprio a loro sono rivolte le parole pronunciate nel seguito del suo discorso:
“Pur rammaricati del disservizio che creeremo ad ospiti, partner e fornitori, gli spropositati ed insostenibili costi, che hanno eroso totalmente i margini di profitto, rendono impossibile garantire il prosieguo dell’attività pur ricorrendo alle opportunità offerte dal sistema creditizio ed all’implementazione di impianti fotovoltaici, la cui installazione non è stata ancora autorizzata.
Nel ringraziare ulteriormente i nostri collaboratori, che saranno, ahimè, i primi ad essere penalizzati, ci auguriamo che un ritorno alla normalità possa far ricreare le condizioni per una riapertura”.
Infine, Attilio Caputo mostrala sua delusione e la sua rabbia per il fatto che il nostro Paese non si sia mosso in tempo e non abbia attuato dei piani e dei programmi che potessero aiutare e sostenere gli imprenditori italiani, come invece hanno fatto altri Paesi:
“La Germania ha varato subito un piano di aiuti da 200 miliardi per aziende e famiglie, in Italia si è fatto poco”.
Il presidente di AssoHotel Lecce Giancarlo De Venuto denuncia la “chiusura dell’80% delle strutture ricettive” e lancia un appello alla politica
Giancarlo De Venuto, il presidente di AssoHotel per quanto riguarda la sezione di Lecce, denuncia la situazione drammatica che ci si prospetterà se la politica non farà nulla per impedirlo.
In particolare, secondo De Venuto, “l’80% delle strutture ricettive sia in Salento sia in Italia” sarà costretta a chiudere a causa del caro bollette, con delle conseguenze disastrose anche per quanto riguarda la perdita dei posti di lavoro:
“È a rischio chiusura l’80% delle strutture ricettive sia in Salento sia in Italia con una perdita di posti di lavoro pari ad un dipendente ogni tre camere.
Nel 2021 su una camera venduta a 100 euro (Iva esclusa) l’albergatore sosteneva un costo di 8 euro al giorno per l’energia. Oggi i costi energetici sono lievitati a 24 euro al giorno a camera, oltre alle spese per lavanderia e ristorazione. E quando la stagione cala, i costi diventano davvero insostenibili e si deve chiudere”.
Per risolvere queste problematiche ed evitare la catastrofe, Giancarlo De Venuto, chiede delle risposte e delle soluzioni dalla politica italiana:
“Invoco politiche incisive, non metodi palliativi per evitare che altre imprese alberghiere gettino la spugna. Bisogna reagire immediatamente, calmierare i prezzi in maniera sensibile, per evitare il rischio di avere i turisti ma non le imprese dove accoglierli”.