Penalità quasi annunciata Sergio Perez e, seppure non se lo aspettasse, è arrivata puntuale la decisione della FIA che ha punito il pilota con 5 secondi di penalità e una reprimenda.
Il messicano era andato sotto indagine per “aver generato uno spazio superiore alle dieci vetture tra sé e la Safety Car in ben due circostanze”, manovra espressamente vietata.
I cinque secondi di penalità non gli hanno fatto perdere però la leadership e il messicano rimane così il vincitore del Gran Premio di Singapore.
Le parole di Sergio Perez dopo la penalità
Il messicano si è così espresso alla comunicazione della penalità.
“C’è stato un di errore di comunicazione nei punti in cui potevo tenere il passo della Safety Car, andava pianissimo. Al contrario, nelle zone in cui non riuscivo a stargli dietro, era veloce. Quindi ci sono stati un po’ di errori di comunicazione, ma credo che queste condizioni non siano normali. È del tutto comprensibile che le condizioni in cui ci siamo trovati e che abbiamo affrontato, soprattutto nell’ultimo settore, fossero molto difficili. Quindi sì, non mi sarei aspettato ulteriori provvedimenti, perché i commissari sono stati soddisfatti della mia spiegazione e l’hanno compresa”.
Le parole del Team Principal Red Bull
Si è unito al pilota anche il Team Principal della scuderia, Christian Horner.
“Mi sarei stupito hanno sentito la sua versione della storia, ma credo che ci siano tanti precedenti, anche nel recente passato, in cui c’è stata una concertazione sia a monte che a valle dello schieramento. Lo abbiamo visto anche nei giri di formazione. Le attenuanti erano costituite dal fatto che la Safety Car stava guidando molto lentamente. Avevano fatto 30 e passa giri con le gomme intermedie e si sono ritrovati con un set di slick. Si sentiva Checo che chiedeva di andare più veloce. Non aveva temperatura nelle gomme. Mi sarei assolutamente stupito se ci fosse stato qualcosa”.