Il GP di Singapore resta ancora vivo perché la vittoria di Sergio Perez resta ancora sotto analisi dalla Fia. Il pilota messicano è infatti accusato di aver infratto la regola prevista in regime di Safety Car che obbliga i piloti a mantenere una distanza di dieci monoposto dalla vettura di sicurezza. Nel frattempo, Checo al termine della gara si è mostrato estremamente soddisfatto e felice per il proprio successo, pur “snobbando” probabilmente in maniera volontario l’episodio che lo sta vedendo protagonista ai piani alti della Fia.

Parlando della sua gara che resta comunque spettacolare, Perez ha dichiarato:

Senza dubbio è stata la mia prestazione migliore. Ho controllato la gara anche se il riscaldamento delle gomme era difficile da gestire. Gli ultimi giri sono stati molto intensi. Non sentivo tanto la fatica in macchina, appena sceso l’ho sentita tutta. Ho dato il massimo per vincere oggi. Investigazione? Non ho idea di cosa sia successo. Ho provato ad aumentare il vantaggio. Spero basti. Titolo? Penso che Max potrà vincere in Giappone. Per me è stata una giornata fantastica oggi.

GP di Singapore, la versione di Binotto su Perez

Mentre in Red Bull aspettano il verdetto finale sperando di un esito favorevole per il pilota messicano, Mattia Binotto dal muretto Ferrari ha “alzato la voce” lasciando chiaramente intendere di aspettarsi una penalità. Ecco la versione del team principal Ferrari:

Per quelli che sono i dati a disposizione, ci sono due infrazioni di Perez. Se si guarda al passato ci sono 10″ di penalità. Ci dispiace che la decisione non sia stata presa nel corso del GP anche per la gestione dello stesso da parte di Leclerc che ha rischiato molto. Da parte nostra abbiamo fatto tutto quello che dovevamo, anche dal punto di vista strategico, interpretando nella maniera migliore un fine-settimana complicato. Una bella reazione dopo i problemi del recente passato, ma sono deluso perché meritavamo di vincere.