La Giornata mondiale degli animali, viene festeggiata come ogni anno, il 4 ottobre.

L’evento è stato istituito nel 1931 e la scelta della data non è casuale.

Il 4 ottobre, infatti, si celebra anche San Francesco d’Assisi, il santo patrono degli animali.

Giornata mondiale degli animali, qual è l’obiettivo dell’evento

L’evento dedicato a tutti gli animali ha come obiettivo la sensibilizzazione sulla salvaguardia degli esseri viventi, con un’attenzione particolare nei confronti delle specie a rischio.

La prima edizione di questa celebrazione risale a marzo del 1925, ma, venne riconosciuta ufficialmente a maggio del 1931, in seguito ad un congresso sulla tutela degli animali tenutosi in Italia, a Firenze.

Promotore principale della Giornata mondiale degli animali è stato lo scrittore ed editore tedesco Heinrich Zimmermann.

L’iniziativa, che coincide con la ricorrenza dedicata a San Francesco per via della sua capacità di parlare con gli animali, implica una mobilitazione globale e coinvolge associazioni animaliste e ambientaliste in tutto il mondo.

Nel corso degli anni, la partecipazione all’evento è cresciuta e la manifestazione ha assunto diversi significati, oltre a quello di tutela delle specie a rischio estinzione anche quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli animali con lo scopo di sviluppare una “cultura compassionevole” che si traduca in un’efficace azione di salvaguardia.

Sempre più spesso, gli italiani scelgono gli animali da compagnia che assumono un ruolo fondamentale come aiuto e supporto psicologico e diventano parte integrante delle proprie famiglie.

Avere un animale di compagnia in casa, infatti, può generare importanti benefici fisici e psicologici.

Secondo un sondaggio che Federchimica Aisa ha realizzato in collaborazione con Swg, per comprendere a fondo la natura del rapporto che lega gli italiani ai 60 milioni di animali domestici presenti in Italia, questi hanno assunto un importante ruolo di supporto, soprattutto a livello psicologico, durante il lockdown seguito allo scoppio della pandemia da Covid 19.

Dai risultati è emerso che circa un italiano su due possiede un animale domestico che, oggi, non ha più il ruolo di aiuto nel campo lavorativo come era in passato, ma, è diventato un vero e proprio membro della famiglia di cui fa parte.

I dati hanno evidenziato che la maggior parte degli intervistati ha scelto di avvalersi della compagnia di un cane, al secondo posto ci sono coloro che hanno preferito un gatto e infine, una piccola parte di italiani hanno scelto pesci, volatili, roditori e animali esotici.

Il rapporto tra animali domestici ed esseri umani

Arianna Bolla, presidente di Federchimica Aisa, in merito ai dati del sondaggio, ha concluso:

“Il nostro sondaggio e il confronto con gli esperti rivelano come gli animali domestici siano fondamentali per il nostro benessere, un benessere non solo psicologico, sono un aiuto per affrontare la solitudine e un supporto alla socializzazione per più piccoli. Convivere oggi con un animale domestico significa quindi essere responsabile della sua salute, una salute che dobbiamo garantire facendo riferimento ai medici veterinari. Un animale sano equivale a un proprietario sano, è così che realizziamo concretamente il concetto di One Health-una sola salute”.

L’etologo Roberto Marchesini, ha dichiarato che, dopo il duro periodo della pandemia, gli animali domestici sono diventati compagni inseparabili dell’uomo.

In proposito Marchesini ha affermato:

“L’essere umano nasce con un forte desiderio di relazione con gli animali basti pensare ai bambini. Gli animali compaiono nei fumetti, nelle fiabe, nei giocattoli e da adolescenti i supereroi hanno di nuovo caratteristiche animali come Batman o Spiderman. Tutto questo ci fa capire che l’essere umano è affascinato dal mondo animale e quindi forse in questo periodo semplicemente c’è un maggior interesse verso l’aspetto affettivo, forse ricerchiamo negli animali qualcosa che non abbiamo e che ci manca”.