La Lazio continua la sua corsa verso la vetta con un’altra vittoria, questa volta sullo Spezia di Gotti. Un secco 4-0 all’Olimpico è la risposta perfetta al Milan, che raggiunge al secondo posto a 17 punti, e al Napoli, a 20 in vetta alla classifica aspettando l’Atalanta in campo alle 18:00 contro la Fiorentina. Sarri, squalificato, ha assistito da fuori a un’altra grande prestazione dei suoi, capaci di colpire, gestire e affondare per la quinta vittoria in 8 partite. Lo Spezia va subito in difficoltà, regalando il calcio di rigore alla Lazio, poi sbagliato da Immobile, già al 2′. Zaccagni e Romagnoli portano al doppio vantaggio i biancocelesti nel primo tempo, e due gol di Milinkovic-Savic nel secondo chiudono i giochi. Lazio che si conferma bestia nera dello Spezia: i liguri non sono mai riusciti a vincere contro i biancocelesti, e dopo questa prova sbagliata rimangono a metà classifica con 8 punti.

Lazio-Spezia, cronaca e tabellino

Nemmeno il tempo di sistemarsi in campo che è già Lazio: Ampadu atterra in area Immobile, e l’arbitro fischia il calcio di rigore mettendo in pericolo lo Spezia. Lo stesso Immobile si incarica di batterlo, ma calcia alto sopra la traversa e il risultato rimane invariato. Al 7′ grande occasione per lo Spezia con Kiwior. Lazzari, appena rientrato, risulta decisivo e spedisce la palla in calcio d’angolo. Al 12′ arriva il gol della Lazio: Felipe Anderson crossa centralmente per Zaccagni che non sbaglia il tap-in dell’1-0. I biancocelesti continuano ad attaccare fino a trovare anche la rete del 2-0, la prima di Romagnoli con la maglia della Lazio. È un primo tempo ormai a senso unico, ci prova anche Milinkovic-Savic al 37′ con un bel tiro da fuori che si stampa sulla traversa. La seconda frazione di gioco si apre con un possibile rigore per lo Spezia dopo il contatto tra Milinkovic-Savic e Bourabia, ma dopo il consulto del Var l’arbitro conferma la decisione di non concederlo. Al 61′ arriva il terzo gol dei padroni di casa. Una perfetta costruzione di gioco premia la Lazio, in gol con Milinkovic-Savic. Non si spengono però le speranze dello Spezia, pericoloso al 72′ con Gyasi, che però trova la pronta respinta di Provedel rimasto solo contro di lui. Ci prova anche Holm ma calcia largo a destra, e al 91′ arriva la sentenza finale: ancora Milinkovic-Savic che, dopo un controllo del Var, può festeggiare la doppietta personale e il terzo gol in due partite.

Il tabellino:

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (dal 64′ Hysaj), Patric (dal 46′ Gila), Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi (dal 78′ Marcos Antonio), Luis Alberto (dal 73′ Vecino); Felipe Anderson, Immobile (dal 64′ Pedro), Zaccagni. All. Maurizio Sarri (squalificato, Martusciello in panchina). A disposizione: Maximiano, Adamonis, Radu, Kamenovic, Bertini, Basic, Romero, Cancellieri.

SPEZIA (5-3-2): Dragowski; Holm, Ampadu (dal 66′ Amian), Caldara, Nikolaou, Kiwior (dall’81’ Beck); Ellertsson (dal 65′ Agudelo), Bourabia (dal 65′ Ekdal), Bastoni; Gyasi (dal 75′ Sanca), Nzola. All. Luca Gotti. A disposizione: Zoet, Zovko, Ferrer, Sher, Nguiamba, Verde, Maldini, Strelec.

Martusciello: “Abbiamo dimostrato grande solidità”

Giovanni Martusciello, il vice di Sarri, ha analizzato la partita in conferenza stampa. “Era una partita insidiosa, venivamo da una sosta in cui molti ragazzi sono arrivati pochi giorni fa. E poi l’orario, bisognava velocizzare le preparazioni. Alle 9 eravamo già con il piatto di pasta. Sono tutti piccoli aspetti che ti potevano far inciampare, ma invece abbiamo mostrato grande solidità. È un premio per il nostro lavoro, ma non ci accontentiamo. I tiri dal limite che subiamo? Non deve accadere, non dobbiamo far arrivare gli avversari da Provedel. Vogliamo rimanere sempre nella metà campo avversaria”. Martusciello ha parlato anche di Immobile, acciaccato, e Lazzari, appena rientrato in squadra. “Ciro si è allenato ieri. La paura che lui potesse andare a intossicare la zona infortunata ci ha portato a sostituirlo. Stesso discorso per Lazzari. Ciro è un ragazzo che anche se non fa gol è un esempio, non molla mai. E’ un giocatore che fa fare il salto di qualità alla squadra. C’è stata questa polemica della Nazionale, ma pensiamo che si è allenato solo ieri”. Complimenti anche per Zaccagni e Provedel: “Zaccagni è un giocatore straordinario, lo abbiamo preso per queste prestazioni. La mancata convocazione non deve essere una motivazione in più, lui deve allenarsi sempre ad altissimi livelli come fa. Non deve dare risposte perché non è stato convocato, ma perché è forte. Provedel? Come mai è arrivato a 28 anni in un palcoscenico del genere? Siamo contenti, ma ha sempre fatto bene nella sua carriera. Ha l’occhio da matto, ha lo sguardo spiritato, è straordinario. Lo stesso vale per Maximiano”.