Installare pannelli solari in Italia è un’impresa ardua: lo sa bene Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica ricevuto il 5 ottobre 2021, che si è visto impossibilitato dalla complicata burocrazia italiana nell’installare un impianto fotovoltaico nel suo condimio. In un’intervista racconta la sua esperienza, dando consigli su come snellire l’iter e parlando di un altro tema molto a cuore per lui: la fuga dei giovani dall’Italia.

Giorgio Parisi e i pannelli solari: “Burocrazie difficili da superare per i cittadini e prezzi gonfiati, così è complicato”

Il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi in un’intervista a Repubblica ha parlato di vari temi, concentrandosi in particolar modo sulla ricerca scientifica, che deve essere una priorità per il prossimo governo:

“Mi auguro che il nuovo governo riesca a impostare un piano per la ricerca scientifica dei prossimi 5 anni. I fondi del Pnrr durano 4 anni: finiti quelli, l’Italia rischia di scivolare verso il terzo mondo. Non possiamo competere con Cina e Vietnam sui salari e ogni giorno perdiamo competitività nei confronti dei Paesi avanzati sul fronte della ricerca e dello sviluppo. Spero che l’utilità dei vaccini abbia dimostrato l’importanza della scienza e, inoltre, mi auguro che si riesca a ottenere qualche risultato sul fronte del cambiamento climatico”

Per combattere il cambiamento climatico Giorgio Parisi ha provato a far installare dei pannelli solari sul suo condominio, non riuscendoci viste le mille difficoltà incontrate a causa della macchinosa burocrazia:

“Ho proposto al mio condominio di fare il cappotto termico e installare 150 metri quadrati di pannelli fotovoltaici sfruttando il superbonus, ma la mia proposta non è passata: troppe resistenze e complicazioni burocratiche, è più facile vincere il premio Nobel che installare un impianto fotovoltaico. Servirebbero delle imprese gestite dai Comuni che – su richiesta dei condomìni – si occupino di tutto, evitando così difficili burocrazie che spesso sono difficili da superare per i cittadini. Così facendo, inoltre, non ci sarebbero prezzi gonfiati: vedo bene anche i contratti specifici con Enel per affittare i tetti adatti al fotovoltaico, ma soprattutto semplificherei le comunità energetiche. Mi chiedo inoltre perché non si realizzi una fabbrica di pannelli solari in Italia: non è una tecnologia impossibile da utilizzare”

La fuga dei giovani all’estero

Oltre al problema del cambiamento climatico e della burocrazia italiana che impedisce di contrastarlo, Giorgio Parisi è molto preoccupato anche per la fuga dei giovani all’estero, costretti a lasciare l’Italia perché non offre le giuste condizioni di lavoro, come spiega verso la conclusione dell’intervista:

“Mi dispiace molto vedere quest’emorragia di giovani che all’estero trovano migliori condizioni di lavoro. Non parlo solo dei ricercatori, ma anche di medici, di tanti diplomati, grafici, informatici”