Matrix varcherà i confini del grande schermo per diventare un balletto di ultima generazione diretto da Danny Boyle.
Matrix oltre il cinema nel balletto hip-hop per la regia di Danny Boyle.
A quanto pare, il mondo di Matrix non ha chiuso le sue porte dopo l’ultimo capitolo cinematografico, Matrix Resurrections arrivato al cinema il 1 gennaio di quest’anno.
La realtà artificiale creata dalle sorelle Wachowski conoscerà una nuova espansione in una veste completamente nuova rispetto al passato. Danny Boyle – regista di Trainspotting e 28 Giorni Dopo – è stato, infatti, chiamato a dirigere un adattamento del celebre film in versione balletto hip-hop. Con il titolo di Free Your Mind, dalla celebre battuta pronunciata da Morpheus (Lawrence Fishburne) nel film del 1999, l’opera debutterà a ottobre come show inaugurale della Factory International di Manchester, nel Regno Unito, prodotta dalla Warner Bros. Theater Ventures. La produzione viene così descritta:
“Free Your Mind è una performance immersiva su larga scala che, combinando le coreografie hip-hop di centinaia di ballerini con le ultime sperimentazioni scenografiche, trascinerà il pubblico in un viaggio emozionante all’interno di Matrix e in un nuovo reame di possibilità. Questa produzione illuminante si estenderà attraverso gli spazi ultraflessibili dell’edificio, rispondendo ad essi e sfruttando l’energia collettiva del momento”.
Le musiche dello spettacolo saranno composte da Michael ‘Mikey J’ Asante, mentre Kenrick ‘H2O’ Sandy si occuperà delle coreografie.
Da Trainspotting al cyberpunk postmoderno
L’universo di Matrix continua, dunque, la sua espansione, dopo numerose fughe narrative che hanno sviluppato le sue storie su numerosi altri media, dal fumetto ai videogame, fino al cinema d’animazione.
Che a occuparsi di questa nuova evoluzione sia un regista come Danny Boyle non deve sorprendere più di tanto. L’autore noto per Trainspotting, infatti, ha alle spalle un percorso caratterizzato da una sperimentazione costante di linguaggi e generi cinematografici, e non solo. Una carriera che si è mossa, sempre con discreta abilità e successo, dall’horror di 28 giorni dopo alla fantascienza di Sunshine, dal biopic di Steve Jobs al dramma contaminato da Bollywood di The Millionaire. Per non parlare della regia della cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici di Londra del 2012, che coinvolse 7mila e 500 persone, tra professionisti e volontari, che si esibirono in una serie di performance musicali e di ballo. All’interno di essa, Boyle curò, inoltre, la regia del famoso cortometraggio a tema James Bond, con protagonisti Daniel Craig e la Regina Elisabetta II.
Il suo talento sembra, dunque, il più adeguato per portare il “mondo vero” di Matrix verso nuove possibilità espressive mai provate finora.
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, la domenica dalle 20 alle 22 su Radio Cusano Campus.