La Roma sbanca San Siro e vince per 1-2 in casa dell’Inter. Quarta sconfitta dei nerazzurri in otto giornate. La squadra di Simone Inzaghi resta a quota 12 punti in classifica. Queste le parole dell’allenatore ai microfoni di Dazn, partendo dalla prossima sfida con il Barcellona: “Sappiamo che martedì ci sarà questa partita importante, ma è normale che ci sia delusione dopo questa sconfitta. Usciamo con una sconfitta pesante dopo la migliore prestazione stagionale”. L’allenatore ha poi proseguito: “Dobbiamo lavorare di più sul particolare. Abbiamo perso una partita in cui il nostro portiere non ha subito un tiro. Ma si vede che non basta quello che stiamo facendo”.
Sulla prestazione dei suoi: “Stasera ho avuto una bellissima risposta dalla squadra, per come siamo stati in campo e per quello che abbiamo creato. Purtroppo non siamo riusciti a festeggiare con i nostri tifosi”. Inzaghi ha poi concluso: “Se mi sento a rischio? Lo siamo sempre, ogni partita e ogni settimana. Ho avuto una grandissima risposta dalla squadra, dobbiamo lavorare di più sugli episodi”.
Mancini: “Ci sentivamo più forti. Abbiamo sofferto, lottato su ogni pallone e abbiamo vinto” ????#InterRoma 1-2 pic.twitter.com/z8rHrhTW1d
— AS Roma (@OfficialASRoma) October 1, 2022
Roma, Mancini: “Sapevamo di essere i più forti”
Dopo la vittoria sull’Inter, in conferenza stampa per la Roma è intervenuto Gianluca Mancini. Le sue parole: “Dopo la partita di due settimane fa in casa contro l’Atalanta che abbiamo perso avevamo anche la consapevolezza di aver giocato la miglior partita della stagione. Quindi siamo venuti qui a Milano consapevoli di giocarcela; quando abbiamo preso il gol di Dzeko in fuorigioco, sapevamo comunque di essere più forti. Poi abbiamo lottato su ogni pallone, e facendo partite così porti a casa questi risultati”. Poi il difensore della Roma ha proseguito: “Come ho detto, in campo si sentono queste emozioni, questa consapevolezza, di essere più o meno forti; avevamo appena segnato con Paulo e mi è venuto di dire a tutti che eravamo i più forti, ma in fondo era così che ci sentivamo tutti, alla fine del primo tempo ce lo siamo ripetuti moltissime volte. Nei primi minuti non li abbiamo presi subito alto, è un limite che ci portiamo avanti da troppo tempo. Comunque il mister l’aveva preparata così: dovevamo andarli a prendere alti e lasciare Acerbi libero nel giocare. Non lo facevamo e mister Foti ci richiamava. Come contro l’Atalanta, dopo il gol subito abbiamo iniziato a fare bene da questo punto di vista, la responsabilità è nostra e non dello staff tecnico”.