Mentre il futuro del Viminale è tema centrale nel dibattito politico, nuovi sbarchi di migranti nella notte italiana tra Lampedusa, Pozzallo e Roccella Jonica. Poco più di 210 le persone soccorse nelle tre località marittime che rappresentano al contempo le principali rotte migratorie dell’ultimo periodo.
Sicilia e Calabria si confermano rotte molto battute
In ordine cronologico, i primi sbarchi di migranti sono avvenuti a Lampedusa nella notte: si tratta di 91 persone soccorse dall’Ong Louise Michel provenienti dall’Africa subsahariana: Senegal, Gambia, Congo, Guinea, Ghana, Mali, Togo, Camerun. Erano partiti dalla Libio mercoledì notte.
Un centinaio di chilometri più a nord ecco Pozzallo, qui gli arrivi sono 54, tra cui 7 minorenni, provenienti da Iran e Iraq. Una donna è stata immediatamente trasportata all’ospedale di Modica (Ragusa) per verificare una possibile contusione tra il perone e la tibia destra.
Infine, risalendo la costa ionica si arriva a Roccella (Reggio Calabria). 63 i migranti arrivati all’alba, tutti pachistani. Li ha intercettati la Guardia Costiera a diversi chilometri da riva, che ha raccolto le loro testimonianze: erano in viaggio da circa una settimana percorrendo la rotta turca. Una volta sbarcati sono stati trasferiti successivamente nelle strutture da campo allestite dalla Croce Rossa e dalla Protezione Civile.
I dati del Viminale sugli sbarchi di migranti
Il Viminale intanto ha pubblicato l’ultimo cruscotto statistico sul fenomeno migratorio, aggiornato al 30 settembre. Da inizio anno sono sbarcati oltre 71mila migranti, con una ripresa degli arrivi negli ultimi giorni (media di 500 ogni 24 ore). A settembre, in sei casi gli arrivi hanno lambito la soglia del migliaio, in totale poco più di 13mila quelli registrati.