Si chiude la settimana politica più intensa per il centrodestra dopo la vittoria alle elezioni politiche: all’interno della coalizione Forza Italia è stato il partito meno “indaffarato” tra totoministri e problemi interni, eppure il voto del 25 settembre ha rimarcato la centralità della figura di Silvio Berlusconi come demiurgo.

Centrodestra, incontro Berlusconi-Meloni ad Arcore

Domenica scorsa il centrodestra ha assunto certamente il volto di Giorgia Meloni ma al tempo stesso ha riportato alla luce il ruolo istituzionale e politico di Silvio Berlusconi, che ha condotto in prima persona la campagna elettorale di Forza Italia. Uno sforzo che il Cavaliere pretende non sia stato vano, ecco perché l’incontro previsto oggi ad Arcore sarà probabilmente più significativo di quello avvenuto ieri con Matteo Salvini.

In un’intervista a un importante quotidiano nazionale, il leader degli Azzurri è stato molto chiaro nella spiegazione delle priorità di Fi:

L’unico errore della coalizione alle elezioni politiche è stato la suddivisione dei collegi uninominali che ha penalizzato i nostri candidati, l’auspicio è che quanto accaduto non si ripeta. Dal mio punto di vista il futuro governo non andrà impostato esclusivamente su profili tecnici ma su personalità che condividano il nostro progetto politico e siano sinonimo di competenza

Silvio Berlusconi a La Stampa

Aspetto su cui si era espresso anche il coordinatore Tajani qualche giorno fa.

Sul dossier Ucraina: “Proseguire con la linea Draghi”

Piccola stoccata sui collegi uninominali, il messaggio è chiaro: siamo stati “sacrificati” per ottenere la vittoria a livello globale ma adesso il criterio della rappresentatività non può più essere la discriminante. Bisogna puntare al massimo possibile.

Infine, un cenno al dossier Ucraina dopo la cerimonia di annessione delle quattro regioni filorusse avvenuta ieri:

La strategia di monitoraggio della guerra in Ucraina dovrà ricalcare quella perseguita dal Governo Draghi, su questo non ci possono essere dubbi. Quando le circostanze lo consentiranno sarò il primo a insistere per una soluzione diplomatica, perché considero la guerra intollerabile, la follia delle follie. Ma se si vuole veramente arrivare alla pace allora l’Occidente deve mostrarsi compatto al 100% e accontentare le richieste che Kiev avanzerà in fase di negoziato.